Delle ottime sensazioni lanciate nella partita contro Tottenham si è abbondantemente parlato, e su queste la Roma dovrà costruire le proprie chances di fare risultato contro un’Atalanta in versione schiacciasassi nelle ultime settimane. Ranieri si affiderà alle certezze costruite a Londra e ad un Dybala in crescita, ma risulta impossibile non sottolineare come la sfida alla Dea coincida con il ritorno del tecnico all’Olimpico, in quella che può in tutto e per tutto essere considerata casa sua.
Dopo due trasferte toste, finalmente la capitale, finalmente uno stadio che stava perdendo il contatto con la squadra, ma che grazie a Sir Claudio è pronto a tornare a ruggire. L’ultima volta di Ranieri coincide con l’addio di Daniele De Rossi, in una giornata di fiumi di lacrime per la perdita di due bandiere giallorosse come loro. E poi i big match, i grandi sogni coltivati, come quello dello scudetto della stagione 2009/10, che sembrava potesse essere possibile dopo il boato dell’Olimpico al gol di Luca Toni contro l’Inter, ma infrantosi con il ko interno con la Sampdoria. Prepararsi questa sera ad un’accoglienza da urlo è il minimo.
Un’Olimpico da sold-out
Erano effettivamente riusciti i Friedkin nell’impresa di non fare il tutto esaurito in questi mesi, ma risultati scadenti ed una gestione societaria pessima giustificavano il tutto. Con Ranieri cambia la musica, anche se solo il tempo ci dirà se tale trattamento sarà destinato a perdurare. Per raggiungere il sold-out anche l’iniziativa del club di offrire uno sconto del 50% sul biglietto per la Tribuna Tevere Top Nord per tutti coloro che aveva già acquistato il tagliando per Roma-Lecce di sabato 7 dicembre, e quota 60.000 è ora vicina.
Il popolo giallorosso c’è, ed ora la parola passerà al campo. Trattasi dell’ultima sfida facente parte del trittico di fuoco con il quale Ranieri iniziava la sua terza avventura nella capitale, con il calendario che destinato ora ad ammorbidirsi: Lecce, Como e Parma le avversarie in campionato, intervallate Braga in Europa League e Sampdoria in Coppa Italia, prima di affrontare Milan e Lazio a cavallo tra vecchio e nuovo anno. Un po’ più di fiducia c’è, ma ora servono i risultati.