La quindicesima giornata di Serie A vedrà la Roma sfidare il Lecce allo Stadio Olimpico, con fischio d’inizio alle ore 20.45 di sabato 7 dicembre. In vista di questa sfida si è espresso Paolo Baldieri, doppio ex della partita: “Il Lecce è abituato a questa classifica, la Roma non portando a casa punti piomberebbe in una brutta situazione, anche a livello di morale. Il Lecce è stato fortunato con il Venezia, ma con la Juventus ha meritato il pareggio. Nella ripresa i salentini sono venuti fuori. È una partita da prendere con le molle“.
Riguardo invece la formazione salentina, che ha da poco cambiato allenatore ottenendo due risultati importanti: “In poche settimane non è possibile cambiare troppe cose a livello tattico, ma è tornata la fiducia. L’allenatore è importante in questo senso. Anche con Ranieri, i giocatori avranno più libertà. Essere fischiati dai propri tifosi è la cosa peggiore, perché giochi con la paura”.
Baldieri: “Dovbyk buon attaccante, i problemi sono altri”
Baldieri si è poi espresso su Artem Dovbyk e sulla rosa capitolina: “Serve andare a vedere come giocava l’anno scorso. Roma è particolare come piazza, tutti vogliono vincere ma poi vince poco. Ci sono molti giocatori che a Roma non hanno reso e poi fuori hanno iniziato a rendere. A Roma la cultura del lavoro non fa parte della storia calcistica. È fondamentale avere la libertà di sbagliare, i mugugni di 60000 persone si sentono fino a Ostia. Quando le cose non vanno bene il pubblico è il dodicesimo uomo dalla parte opposta. Nel calcio vivi in un’altalena, serve essere forte mentalmente, io ho sempre sentito la pressione. Dovbyk è un buon attaccante, i problemi sono altri. Abbiamo giocatori che difficilmente nell’uno contro uno hanno la meglio. Abbiamo terzini sulle fasce, non ali. Le ali ti puntano e ti saltano”.
L’ex di Roma e Lecce ha concluso parlando di Matias Soulé: “Il giocatore ha dimostrato di essere uno da grande squadra, ma poi arriva qui e si trova Dybala e Baldanzi nel suo ruolo. Se punti su un giovane deve dargli fiducia. La crescita avviene con l’esperienza, il giocatore può diventare importante, ha qualità. Diamogli fiducia e aspettiamolo, non bruciamolo”.