Roma, Impallomeni sull’allenatore: “Un obiettivo può essere Gasperini”

Stefano Impallomeni ha detto la sua riguardo il possibile prossimo allenatore della Roma, nominando tra i candidati anche Gasperini

Redazione Solo la Roma
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Gian Piero Gasperini

La Roma si trova in una situazione di classifica decisamente complicata, con la necessità di risalire al più presto. Nonostante questo però uno dei temi di maggior rilevanza sembra essere il futuro allenatore nella prossima stagione, con Ancelotti che sarebbe tra i preferiti di Ranieri. Su quello che potrà essere il prossimo tecnico si è espresso, a Radio Romanista, l’ex giallorosso Stefano Impallomeni.

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Queste le sue parole a riguardo: “Legando tutte le dichiarazioni di Ranieri, che ci porta anche un po’ a spasso, forse qualcosa su Ancelotti c’è. A Napoli però non è andato bene per tanti motivi e aveva un’ottima squadra. La Roma va aggiustata. Non so quale sia il programma dei Friedkin e di Ghisolfi. Io immagino una partenza da zero, con un allenatore che dia dei principi e si butti in questa avventura difficile dando un’impronta diversa. Con fatica, sudore. Non che Ancelotti non sia questo tipo di profilo”.

Impallomeni: “Perché Gasperini dovrebbe rifiutare la Roma?

“Noto serenità in Ghisolfi. È come se avesse il colpo in canna. Anche Ranieri ride. Penso che un obiettivo possa essere Gasperini. L’Atalanta viene presa come esempio. Forse stanno cercando questo tipo di allenatore e penso che Ranieri lo stimi tantissimo. E se Gasperini dice: ‘Lookman ed Ederson vengono con me’, il discorso cambia. Sicuramente Gasperini dirà: ‘Con chi parlo?’. Ora stiamo ipotizzando. Ma io penso che sia questo il profilo che fa al caso della Roma. Gasperini era il primo obiettivo del Napoli, poi è arrivato Conte. Perché Gasperini dovrebbe rifiutare la Roma? Sarebbe una bella sfida, ma dovrebbe partire lui da zero e lui è un allenatore che sa farlo. Lui conosce la Serie A”.

Impallomeni ha poi concluso: “Io in questa situazione opterei per un allenatore che dia un nuovo inizio, che garantisca collaborazione tra scouting, che leghi i reparti e garantisca più comunicazione sui giocatori se cui scommettere. Mediterei. Si può prendere anche Conte, per carità, ma adesso Gasperini potrebbe mettere d’accordo tutti. Ranieri in primis, credo. Allegri è bravo, ma fa il lavoro di Gasperini? L’allenatore della Dea deve portare risultati, ma è il manifesto di un calcio diverso, che si costruisce e porta al traguardo”.

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