Continua la maledizione della trasferta. Visto il buon momento di forma e la serie di risultati positivi, si sperava che la Roma potesse finalmente tornare a vincere lontano dall’Olimpico, invece così non è accaduto. Contro l’AZ Alkmaar è arrivato un nuovo ko, che mette ulteriormente in luce tutte quelle che sono le difficoltà dei giallorossi fuori dalle mura amiche. Domenica a Udine servirà quindi una reazione d’orgoglio. Ad esprimersi sulla prestazione in terra olandese è stato Ubaldo Righetti, che a Radio Romanista ha analizzato i problemi della formazione di Ranieri.
Queste le sue parole: “Continua questa leggerezza in trasferta, che si riflette anche nel modo in cui si affronta la partita. Fa un effetto strano, perché poi guardo l’AZ che con un po’ di ordine tattico e di volontà ha portato a casa il risultato. Posso essere sorpreso dei primi 10 minuti, dei primi 20 minuti. Poi deve uscire la qualità dei giocatori della Roma, la personalità. Vedo una squadra slegata in queste circostanze ed è veramente un peccato. Mourinho aveva ragione: ci sono squadre e giocatori che trovano energie e risorse importanti soprattutto fuori casa, quando sentono il tifo dell’altra squadra. Questo ti dice tutto e ti porta a trovare motivazioni forti”.
Righetti: “Non sono d’accordo con Ranieri”
Righetti ha poi continuato: “In questa partita determinati calciatori hanno dovuto continuamente aggiustare le situazioni dei compagni. Questo ha creato delle problematiche, come la situazione che si è verificata sul gol. Io non sono d’accordo con il pensiero di Ranieri. Probabilmente non ha voluto caricare di responsabilità la partita, ma mi auguro che ci sia stato un altro tipo di dialogo nello spogliatoio“.
L’ex giocatore giallorosso ha poi commentato la rete subita dalla Roma: “Sul gol ci sono due situazioni. Si parte dalla rimessa laterale. Angelino va sull’avversario e cade a terra, poi protesta insieme a Paredes e N’Dicka. L’AZ esce palla al piede e Hummels va a difendere la profondità, ma sbaglia: cosi si perde l’orientamento. Sul portatore di palla poi non c’è una pressione. Ha quindi la visuale perfetta per gestire al meglio il pallone. La troppa generosità di Hummels è stata decisiva”.