Serviva una serata da grande squadra, nel primo vero match da dentro o fuori in stagione, e la Roma non ha deluso le attese. Un secco e meritato 2-0 all’Eintracht Francoforte che la proietta al play-off di Europa League di febbraio, con il sorteggio alle 13 di oggi per scoprire l’avversario. Eppure anche in una giornata estremamente positiva come quella di ieri, un neo c’è, e riguarda un Leandro Paredes che fa parlare di se in maniera per niente rassicurante.
La rabbia dimostrata al cambio è qualcosa che nessun uno si aspettava, con il giocatore che non saluta Ranieri e lancia a terra con veemenza i guanti ed una bottiglietta d’acqua. Al suo posto un Cristante di ritorno dall’infortunio di inizio dicembre e sommerso di fischi come ormai gli capita costantemente quando calca il prato dell’Olimpico. Un atteggiamento con non fa che alimentare le voci su un possibile addio nelle ultime ore di mercato, e questo è ciò che ha detto sull’accaduto il tecnico giallorosso.
“Era deluso non furioso, voleva continuare a giocare, è bello. Io sono contentissimo se lui resta, sa che stima ho di lui. Perderei un campione del mondo, è un ragazzo incredibile che anche quando non giocava si allenava a mille all’ora proprio come Hummels. Perderlo mi dispiacerebbe ma capisco le esigenze di ogni famiglia e ragazzo, ma a me non ha detto nulla”. Parole che fanno capire come qualcosa sotto ci sia, e la possibilità che Paredes lasci subito la Roma non sono fantacalcio.
Paredes vuole il Boca, ma l’ingaggio pesa
Proprio ieri dall’Argentina rimbalzava la notizia seconda cui l’argentino avesse preso contatti con Riquelme, presidente degli Xenezies, per comunicargli la sua ferma volontà di giocare nel Boca Juniors fin da subito, senza aspettare l’estate. Un desiderio condiviso dalla squadra gialloblù, ma l’ingaggio pesa. L’offerta non può superare il milione di euro offerto, con Paredes che attualmente nel guadagna 4. Una differenza molto grande che fa storcere il naso al giocatore, e il tempo per un accordo scarseggia. La Roma non può far altro che attendere novità, consapevole che perderlo sarebbe un danno tanto per la sua qualità quanto per il poco tempo per sostituirlo.