11 punti conquistati dalla Roma sui 15 disponibili in campionato, in questo inizio di 2025, 15 su 21 se ci aggiungiamo anche la vittoria per 5-0 sul Parma, successiva al tonfo di Como, e il pareggio contro il Milan che ha chiuso l’anno solare. Un bottino niente male di una squadra che prosegue nel suo percorso di crescita dopo una prima parte di stagione da brividi, con il pareggio interno contro il Napoli che certifica idee di gioco, anche con molti dei titolari in panchina, e la voglia di non mollare fino all’ultimo secondo, ripagata dal gol di Angelino al 92′.
In una Serie A che però continua a vedere la Roma al 9° posto a 31 punti, con la 4ª posizione distante 9 lunghezze, è evidente da settimane come le coppe siano l’obiettivo sensibile del club. La vittoria sull’Eintracht Francoforte di giovedì scorso ha consegnato alla squadra il necessario play-off di Europa League, da disputare nella doppia sfida contro il Porto, ed ora testa alla Coppa Italia. Mercoledì alle 21:00, nella cornice di San Siro, sfida ad un Milan imprevedibile tra pregi e difetti che lo contraddistinguono. Analizzandone le ultime uscite, quale può essere il piano gara adatto per affrontare la banda di Conceicao?
Fattore esterni: i gol di Reijnders e Spinazzola un monito per la Roma
Un esame approfondito dei rossoneri ci permette di individuare punti deboli e di forza della squadra, e il tutto non partirà di certo dalla sfida di campionato dello scorso 29 dicembre, un 1-1 che era costato l’esonero a Fonseca. Quello attuale è un Milan diverso, che come freccia al suo arco però continua ad avere il fattore esterni: Theo Hernandez e il neo arrivato Walker offrono un supporto costante alla manovra d’attacco, specialmente con le loro sgroppate in ripartenza a palla recuperata, letali per le difese avversarie.
La catena di destra in particolare vede Theo e Leao fare il bello e cattivo tempo, e il gol di Reijnders nel derby ne è un esempio lampante. Abraham strappa il pallone a Calhanoglu a centrocampo e il Diavolo capovolge il fronte ad altissima velocità , con Bennacer che trova il laterale francese, palla in profondità a Leao e tiro-cross che trova il tap-in del centrocampista olandese. Quasi tutte le partite del Milan dicono che il giro palla dietro ed i movimenti degli uomini in mezzo al campo sono finalizzati per trovare le corsie esterne, da dove la squadra crea la maggior parte dei pericoli.
Qualcosa a cui prestare attenzione, soprattutto visto ciò che è successo poche ore dopo all’Olimpico: Neres si allarga favorendo l’inserimento di Spinazzola, con Macini che è in ritardo in chiusura e permette all’ex giallorosso di insaccare col pallonetto. Una situazione che rischia di ripetersi contro un Conceicao che punta molto su tale giocata, sfruttando due terzini di livello mondiale che già in fase di costruzione si alzano sulla linea del centrocampo, offendo linee di passaggio o il lancio morbido da parte di Maignan. Roma avvisata.
L’onnipresenza di Fofana, la libertà di Reijnders
L’obiettivo è dunque arrivare sugli esterni, e in questo svolge un compito fondamentale un centrocampo corto a livello di uomini ma valido nei titolari. Dopo la squalifica nel derby, torna l’onnipresente Fofana, un elemento imprescindibile in entrambe le fasi per il Milan: ottimo schermo davanti alla difesa e pedina valida anche in costruzione, ed ora che Bennacer è volato al Marsiglia probabile che il francese venga investito di maggiori compiti di smistamento palla, con Musah e il neo acquisto Bondo più votati a corsa e contenimento.
Impossibile poi non citare un Reijnders al momento tra i migliori in Europa nel suo ruolo. 11 gol e 3 assist in 32 gare stagionali e 2 centri consecutivi tra Parma e Inter, per un giocatore che si sta consacrando quest’anno. È di gran lunga il rossonero con più libertà della squadra, tant’è che marcarlo risulta molto difficile per le difese avversarie. Contro la Roma dovrebbe tornare a giocare trequartista, nella sua posizione preferita che lo ha visto sbocciare, dopo che nel derby era stato arretrato a mediano per ovviare alla squalifica di Fofana.
Nell’ipotetico 3-5-2 che Ranieri dovrebbe disegnare, fondamentale sarà dunque il lavoro e la comunicazione dei centrocampisti, con le mezz’ali ad occuparsi di Musah e Fofana e Paredes a monitorare, insieme ai due braccetti della difesa, la posizione di Reijnders. Interessante sarà poi vedere cosa succederà sugli esterni, con la Roma chiamata a decidere se alzare i quinti addosso a Theo e Walker, con Rensch (Mancini è squalificato) e N’Dicka incollati a Leao e Pulisic, o abbassarli in ottica di un atteggiamento più guardingo.
Dall’ex Abraham a bomber Gimenez
Per numeri ed attitudine è un Reijnders che può quasi essere considerato un attaccante, ma poi ci sono gli uomini che nel Milan sono effettivamente deputati a trovare la via del gol. Abbiamo parlato di Leao, il primo pensiero dei rossoneri quando è tempo di spingersi davanti, ma non è da meno un Pulisic autore di 12 reti e 7 assist in 28 partite stagionali e 2° in Serie A, dietro a Martin del Genoa, per passaggi chiave (36). Due esterni che vanno spesso sul fondo, il portoghese in particolare, per cercare la prima punta in area, cosa che fin qui è mancata ai rossoneri.
Ecco però bomber Gimenez dal mercato, un acquisto necessario che può svoltare la stagione del Milan, visto che finora il capocannoniere in campionato è proprio Reijnders con 7, seguito da Pulisic con 6 ed un Morata partito per Istanbul con 5. I numeri del messicano sono emblematici: col Feyenoord 16 reti in 19 gare in questa metà stagione, 26 in 41 la scorsa, 28 in 50 due anni fa, ed è proprio freddezza sotto porta e presenza in area di rigore ciò che garantirà ai rossoneri.
Subito titolare contro la Roma? Difficile, visto che sosterrà il primo allenamento con la squadra oggi, a due giorni dal match, con Conceicao che dovrebbe scegliere ancora l’ex Abraham dal 1′. Sarà però probabilmente dalla partita, e il primo avversario diretto da affrontare sarà un Hummels fresco dopo il riposo col Napoli, in un duello chiave nel match. Tra i nuovi arrivati dell’ultimo minuto anche Joao Felix, Sottil e Bondo, e vedremo se saranno anche loro della partita.
Milan umorale e cambi di gioco: le armi per la Roma
Che i rossoneri abbiano dunque un alto potenziale è indubbio, ma la stagione in generale, compreso l’ultimo periodo, ha dipinto un Milan estremamene umorale e completamente senza equilibrio, nel gioco come nella testa. La grinta ed il furore di Conceicao sono elementi che emergono nei giocatori solo a sprazzi, come nella vittoria della Supercoppa e per gran parte del derby, mentre in tanti altri momenti, vedi Juventus, Parma o Dinamo Zagabria, la squadra si scoglie come neve al sole.
Ranieri ha sempre curato l’aspetto psicologico in maniera perfetta, e con un pareggio acciuffato in extremis col Napoli, oltre ai risultati precedenti, si può avere la meglio su un Milan scoraggiato dal gol di De Vrij, in pieno recupero, nel derby. Oltre a questo però c’è il campo, che ha messo in evidenza un dettaglio che la Roma dovrà essere brava a sfruttare: Conceicao spinge per un pressing importante quando l’avversario muove la palla su un esterno, facendo densità in quella zona per recuperarla alta e lasciando inevitabilmente scoperto il lato opposto.
I veloci cambi di gioco dunque possono essere un arma efficace per la Roma, come dimostrano anche recenti partite dei rossoneri: contro la Juventus c’è Koopmeiners che dalla corsia destra viene in mezzo al campo, trova il fraseggio tra Thuram e Nico Gonzalez prima dell’apertura per Mbangula, con Emerson Royal che chiude in ritardo e devia il tiro in rete. Con il Parma invece è Valeri a sventagliare col sinistro per Cancellieri, che ha libertà di prendere metri, puntare Theo Hernandez ed insaccare col sinistro a giro. Parola ora al campo, per un quarto di finale di Coppa Italia vitale per entrambe.