Orgoglio e dignità i mantra per Venezia, ma sono tante le perplessità del popolo giallorosso dopo eliminazione di Coppa Italia ed un futuro che non appare roseo per quanto riguarda il mercato. Al Corriere della Sera, Ghisolfi ha provato a fare chiarezza, a cominciare dalla questione Fair Play Finanziario: “Ranieri ha voluto essere trasparente perché i tufosi meritano sincerità. Il club ha firmato un settlement agreement con la UEFA nel 2022, a fronte di un deficit importante. Dura quattro stagioni e questa è la terza, la più restrittiva. Abbiamo lavorato sul monte ingaggio, abbassandolo del 20%, anche se alcuni stipendi sono aumentati come da contratti”.
E ancora: “Dobbiamo usare la logica per mantenere fede a un programma ambizioso che prevede il centenario nel 2027 e il nuovo stadio. FPF solo per la Roma? Parliamo di settlement agreement, un accordo privato tra società e UEFA. Per capirci, se c’è un limite di velocità a 30 km/h noi dobbiamo andare a 20 perché in passato si è andati a 50″. Tutto chiaro, ma alla fine sono i Joao Felix e Gimenez che fanno vincere le partite: “Ci siamo mossi dentro uno scenario obbligato, che ha portato 5 cessioni e 5 acquisti. Li abbiamo fatti alla fine per aspettare le strategie degli altri. Bisognava vendere per comprare“.
Ma se questa era la situazione, perché aumentare l’hype tra i tifosi con nomi come Lucca e Frattesi?: “L’attaccante dell’Udinese non è mai stata un’ipotesi, cercavamo un vice Dovbyk e non un titolare. Sul centrocampista dell’Inter abbiamo lavorato, con lui, il procuratore e l’Inter. Ci siamo andati vicino. Vedremo se fra 4 mesi l’arrivo di Frattesi sarà realizzabile. Il suo o quello di un centrocampista con quelle qualità”.
Ghisolfi:” Cerchiamo voglia di allenare la Roma, che sia la prima scelta”
Tanti i temi toccati estremamente interessanti per il popolo giallorosso, anche quello dei rinnovi di Paredes e non solo: “Partenze pesanti a giugno? L’obiettivo è trovare certezze sostenibili da aggiungere a quelle che abbiamo già: Koné, Dybala, Mancini, N’Dicka, Svilar. Paredes è importante in campo e nello spogliatoio, stiamo lavorando con lui per il rinnovo per un altro anno”.
E sul nuovo tecnico per la prossima stagione?: “Non vogliamo una quadra soltanto giovane, ma un mix che preveda anche esperienza. Cerchiamo soprattutto voglia di allenare la Roma, che sia considerata la prima scelta. Alcuni allenatori sono liberi, altri sotto contratto, alcuni più o meno interessati a venire qui. Per rispetto di Ranieri non mi piace parlare di allenatore del futuro, ci ha fatto uscire dalla tempesta. Dopo il Milan gli ho detto che non poteva risolvere tutti i problemi in due mesi, che doveva girare a testa alta”.
I dubbi però della tifoseria circa l’operato dei Friedkin, dal 2020 ad oggi, rimangono, ma Ghisolfi non ha dubbi: “Noi non chiediamo tempo, perché questo nel calcio non esiste. La Roma deve portare gioia e orgoglio ai tifosi, e di gioie in questa stagione ne abbiamo date poche. Chi dirige questo club dà tutto. Ranieri darebbe un braccio per gli obiettivi che la squadra deve ottenere. Vogliamo vincer e oggi e nello stesso tempo lavorare per il futuro. I Friedkin amano la Roma, ed il progetto stadio ne è la prova lampante”.