Archiviata l’utile vittoria sul campo del Venezia, con una rimonta in campionato che rimane proibitiva ma non impossibile, testa all’obiettivo principale della stagione della Roma, un’Europa League lunga ma stimolante. Il doppio confronto col Porto vale a livello di campo ed economico, un appuntamento da non fallire dagli uomini di Ranieri. Proverà a ricavarsi nuovo spazio, dopo la titolarità nella laguna, Stephan El Shaarawy, un giocatore che, anno dopo anno, si rivela sempre una pedina affidabile e apprezzata da qualsiasi allenatore.
Prezioso sul campo e col cuore tinto di giallorosso, non solo per la dedizione e l’amore dimostrato verso la maglia. Quello della scadenza del suo contratto, a giugno prossimo, è un tema caldo da settimane, ed Il Tempo porta novità interessanti: il Faraone sarebbe pronto ad accettare un ingaggio dimezzato per rimanere nella capitale, un gesto non banale che il club apprezzerebbe. L’accordo tra El Shaarawy e Roma potrebbe materializzarsi attorno a 1,5 milioni di euro annui, rispetto ai quasi 3 che guadagna attualmente.
Veterani in bilico: da Pellegrini e Cristante a Paredes e Dybala
Rinnovo vicino dunque, tra due parti che si vogliono ancora come una volta, complice una piazza che, anche nei momenti più bui, ha sempre visto dell’italo-egiziano uno che non molla mai per la causa. Decisamente il più saldo El Shaarawy in tema rinnovo, visto che la situazione non si può dire uguale per gli altri veterani in bilico in tal senso. La rivoluzione auspicata a gennaio, e di fatto non avvenuta, potrebbe essere stata solo rimandata all’estate.
Di Paredes la situazione è nota, con il giocatore che ha il rinnovo automatico fino al 2026 in caso di qualificazione alla prossima Champions o Europa League, ma che desidera il ritorno in patria al Boca Juniors. Pellegrini e Cristante sono di fatto gli indesiderati numero uno dalle parti Roma, fischiati a più riprese per prestazioni opache e questioni extra campo. L’addio a fine stagione appare una necessità . E infine Dybala, fresco di rinnovo a 8 milioni dopo aver raggiunto il minimo di presenze richieste. L’argentino non si discute, ma un ingaggio del genere pesa tantissimo, visti anche i discorsi fatti da Ranieri prima di Venezia.