Come finirà una delle stagioni più travagliate di sempre per la Roma lo scopriremo, ma nessuno potrà non riconoscere l’ennesimo mezzo miracolo che Ranieri sta mettendo in piedi. In campionato sono 3 le vittorie di fila in trasferta, laddove la squadra ha faticato tantissimo nel 2024, ed ora la classifica, benché rimanga non felice, legittima a sperare in una rimonta per le zone nobili della classifica. Ora testa al Porto nel ritorno del play-off di Europa League, ma chi invece se la passa decisamente male è Fabio Pecchia, battuto proprio questo weekend da Sir Claudio.
Trattasi della quarta sconfitta consecutiva per il Parma, che nelle ultime 11 partite ha collezionato appena 5 punti (vittoria col Monza e pareggi con Torino e Venezia) ed occupa il terz’ultimo posto della classifica con 20 punti. A preoccupare non è tanto la classifica, visto che la salvezza dista 1 sola lunghezza, ma l’andazzo preso da una squadra allo sbando ed in crisi d’identità. È dunque di poco fa la notizia dell’esonero di Pecchia, che non sarà più l’allenatore dei crociati. Troppo scadente il rendimento della squadra ultimamente, con il tecnico che, prima di salutare, non si è risparmiato in quanto a polemiche arbitrali per la gara con i giallorossi.
“Chiffi ha condizionato l’andamento della partita”
0-1 Roma fatale dunque all’allenatore di Formia, che domenica sera non è rimasto soddisfatto dell’operato del direttore di gara: “Chiffi ha condizionato l’andamento della partita, non solo siamo rimasti in dieci ma hanno anche trovato il gol, sarebbe stato meglio il rigore. Questo ha indirizzato una gara diventata poi impegnativa. Arbitraggio a senso unico? Lo subiamo e lo accettiamo, su quello non ho controllo. Prima della punizione un giocatore della Roma ha toccato la palla con un braccio, ma l’azione non è stata fermata”.
Parole che sanno di appiglio disperato ad una panchina che invece dovrà lasciare poche ore più tardi, anche se Pecchia era rimasto convinto tanto sull’episodio quanto sull’atteggiamento dei suoi: “C’è poco da dire. Dal campo non ho visto, hanno valutato così l’autogiocata, senza analizzare troppo. In queste situazioni dobbiamo girare gli episodi a nostro favore. Oggi se non c’era una squadra viva, con l’uomo in meno e contro la Roma in salute c’era il rischio tracollo. Invece eravamo vivi e resto positivo”. Dovrà invece impacchettare le sue cose il tecnico per lasciare spazio ad un successore da individuare in fretta.