Si carica la Roma alla vigilia della sfida contro il Porto, un dentro-fuori che non lascia spazio a seconde occasioni. Dopo l’eliminazione della Coppa Italia ed il ritardo in campionato, non sono ammessi passi falsi in quello che è diventato l’obiettivo primario della squadra, tant’è che Ranieri tiene la guardia alta in conferenza stampa. Tornerà la miglior versione dei giallorossi all’Olimpico, e il tutto sembra poter partire da quel magico terzetto di difesa che manca al completo addirittura da 5 partite di fila, dal 2-0 rifilato all’Eintracht Francoforte.
Dall’ultima del girone al ritorno dei play-off di Europa League dunque per rivedere Hummels, N’Dicka e Mancini tutti insieme, perché questa sembra essere l’idea di Ranieri a poco più di 24 ore dal match. L’attesa è soprattutto per l’ex Borussia Dortmund, fuori dal campo da 3 gare di seguito ma necessario per esperienza e leadership in gare come questa. Dovesse scendere in campo sarebbe per lui la gara europea numero 120, e nessun giocatore tra Roma e Porto può anche solo pensare di avvicinarsi a tale numero.
Impossibile però non fare una menzione speciale per un onnipresente N’Dicka, sottolineando dei numeri che hanno dell’incredibile: tolta la trasferta del 7 novembre sul campo dell’Union SG, saltata per febbre, l’ivoriano è stato schierato per tutti i 90′ nella altre 35 gare che la Roma ha disputato in stagione, un minutaggio record che testimonia come tutti gli allenatori passati per la capitale non abbiano mai voluto farne giustamente a meno (prestazioni top e solo 2 cartellini gialli dall’inizio della anno). Non ci siamo ovviamente dimenticati di Mancini.
Mancini: “Ranieri ha riportato il sorriso che mancava”
Anche l’ex Atalanta merita qualche parola in più, diventato vero leader della squadra e rappresentante del tifo della Roma, posto che la popolarità di Pellegrini e Cristante non vive di certo un bel momento. Le prestazioni sono di ottimo livello, le proteste sono diminuite ed anche l’atteggiamento mostrato in campo, e nei confronti di avversari e arbitri, è da romanista vero.
Intervenuto in conferenza stampa, tra le tante cose, Mancini ha spiegato cosa è cambiato dall’arrivo di Ranieri in poi: “Quando il mister ha aperto la porta dello spogliatoio è come se il mio corpo si fosse rilassato. Non aveva bisogno di presentazioni, ognuno di noi è cresciuto con il mister che ha allenato campioni. In campo ci ha rimesso ha posto, ci ha messo ognuno a fare le sue cose e ha lavorato sul concetto di squadra, sullo stare uniti. Ranieri ha riportato il sorriso che mancava, prima di lui non c’era più. Prima di tutto deve esserci il sorriso e la serenità per giocare bene la domenica, se non sei tranquillo te lo porti a Trigoria, a casa e in campo”.