L’urna di Nyon ha decretato il prossimo avversario della Roma in Europa League. Dopo aver superato il Porto ai playoff, sfatando il tabù delle tre precedenti eliminazioni contro i portoghesi, i giallorossi affronteranno l’Athletic Club negli ottavi di finale. Scongiurato, quindi, un possibile euroderby con la Lazio, che è finita sulla parte sinistra del tabellone. Ora, però, la squadra di Ranieri deve concentrarsi sul campionato, dove si è aperto uno spiraglio per una possibile rimonta.
Il prossimo appuntamento è in programma per lunedì 24 febbraio alle 20:45 contro il Monza allo stadio Olimpico, nella sfida che chiuderà la 26ª giornata di Serie A. Sulla panchina dei brianzoli siederà Alessandro Nesta, richiamato dopo l’esonero di Salvatore Bocchetti, il cui bilancio è stato disastroso con una sola vittoria e sei sconfitte. L’ex difensore ha debuttato con un pareggio per 0-0 contro il Lecce, risultato che ha ridotto ancor di più le chance di salvezza del Monza. Nonostante la crisi dei biancorossi, la Roma non dovrà sottovalutare l’impegno.
1-1 all’andata, tante chance sprecate
All’andata, la Roma pareggiò 1-1 all’U-Power Stadium, una partita segnata anche da un mancato rigore per un pestone di Kyriakopoulos su Baldanzi. Al di là dell’episodio arbitrale, i giallorossi, reduci dal clamoroso ko contro l’Elsfborg, dominarono la gara senza riuscire a concretizzare le numerose occasioni create.
Le idee di Juric erano chiare, con la Roma che iniziò da subito a mettere pressione sul Monza (entrambe le squadre erano schierate con il 3-4-2-1), con marcature individuali ben precise: Ndicka su Djuric, Mancini su Maldini e Angelino su Pessina. Linea di centrocampisti composta da Celik, Koné, Cristante ed El Shaarawy, con Soulé e Pellegrini a supporto di Dovbyk. Il gol arrivò dopo una bellissima giocata personale dell’ucraino, ma una dormita generale della retroguardia giallorossa consentì al Monza di trovare il pareggio.
Da allora, la rosa dei brianzoli è cambiata, perdendo elementi chiave come Djuric, Pablo Marì, Maldini e Bondo. Tuttavia, i nuovi innesti hanno portato nuove motivazioni e una ventata d’aria fresca alla squadra. Nella sfida del girone d’andata i brianzoli rimasero raccolti nella propria metacampo, provando a colpire la Roma in contropiede, mentre in fase di costruzione fecero affidamento sulle sponde di Djuric. Vediamo come potrebbe cambiare il copione della gara.
Le indicazioni dallo 0-0 contro il Lecce
Il Monza potrebbe aver fallito l’ultima chance di riagganciare il treno salvezza, non riuscendo a vincere in casa in un turno favorevole con i ko di Empoli e Verona. È stata una partita aperta e in bilico fino al 90′, ma se il Lecce ha dato l’impressione di voler vincere, i brianzoli sono stati più attenti a non farsi male. Nesta ha optato per un 3-4-2-1 con Turati tra i pali, trio di difesa composto da D’Ambrosio, Izzo e Carboni, Urbanski e Bianco in mediana, Pedro Pereira e Kyriakopoulos sulle fasce, Ciurria e Mota in supporto dell’unica punta Ganvoula.
Il tecnico romano non ha voluto tentare esperimenti folli, affidandosi invece all’esperienza dei “veterani” e rimarcando quei principi fondamentali a completare il gioco, con indicazioni chiare sulle due fasi: allargare il campo in attacco e stringerlo in difesa. Il risultato, però, è una partita con poche emozioni. Il Monza ha provato con ordine a creare situazioni pericolose, ma, come nell’arco di tutta la stagione, ha peccato di lucidità negli ultimi 20 metri, con costruzione e sviluppo che non riescono a sfociare in una rifinitura precisa e incisiva.
L’occasione migliore il Monza l’ha avuta al 71′, costruendo l’azione dal basso per fare allungare gli avversari, con gioco in diagonale e creazione dello spazio: D’Ambrosio ha trovato nel mezzo Bianco, veloce a servire Caprari sul lato opposto. Il 10 biancorosso ha premiato la sovrapposizione di Kyriakopoulos, che gli ha poi restituito il pallone al limite dell’area. Caprari ci ha provato con un destro a giro, costringendo Falcone a un super intervento.
Alla fine, contro il Lecce è prevalsa più la volontà di non perdere che quella di vincere. A salvarsi è lo spirito competitivo della squadra e una ritrovata dignità, che stava via via abbandonando le prestazioni e il gioco dei brianzoli.
Nesta cerca continuità
In conferenza stampa, Nesta ha assicurato che il Monza non si presenterà rinunciatario all’Olimpico: “Abbiamo preparato la partita, possiamo anche pensare di schierarci con una linea a 8 dietro ma, se giochiamo così, prima o poi il gol lo fanno. L’importante è non lasciare buchi ed essere coordinati, ma se fai la barricata a Roma, prima o poi il gol te lo fanno“.
Nesta vuole dare continuità a una ritrovata solidità difensiva, ma all’Olimpico mancherà Izzo per squalifica. In difesa si rivedrà Tomas Palacio dal primo minuto, poi il tecnico dovrebbe confermare gli altri dieci titolari della sfida contro il Lecce: verso la conferma Ganvoula in attacco, con Keita Balde pronto a subentrare a partita in corso.
Occasione Roma
Per la Roma, la sfida contro il Monza rappresenta un’opportunità d’oro per rilanciarsi nella corsa a un posto nelle coppe europee. I risultati delle avversarie hanno dato una mano: Bologna e Milan, entrambe a +4 sui giallorossi, hanno perso rispettivamente contro Parma e Torino, mentre la Lazio si è fermata sullo 0-0 con il Venezia.
Il Monza proverà a sfruttare il punto dei debole dei giallorossi, ovvero le transizioni negative. Anche giovedì sera, nel post partita con il Porto, Ranieri ha sottolineato le sua preoccupazioni di fronte a certi comportamenti reiterati: “Sappiamo che soffriamo alcune ripartenze, eppure ancora insistiamo ad attaccare in maniera scriteriata anche quando siamo in vantaggio e potremmo consentirci un ritmo più basso“.
In fase difensiva, la Roma potrebbe optare per una pressione alta per costringere il Monza – che pecca a livello di qualità dal centrocampo in giù – a giocare lungo su Ganvoula, evitando di farlo ricevere comodamente. In fase offensiva, i giallorossi dovranno muovere rapidamente il pallone per superare una difesa organizzata ma priva dell’esperto Izzo.
Un altro aspetto da considerare è legato ai gol di testa: il Monza è la squadra che ha concesso più reti con questo fondamentali in tutto il campionato (13) ed è, insieme all’Hellas Verona, quella che ne ha segnati di meno (2). Le palle inattive potrebbero rivelarsi fondamentali per la Roma, che vuole continuare il suo momento positivo.