Reduce dalla vittoria per 3-2 sul Porto, la Roma deve già guardare avanti. L’obiettivo qualificazione agli ottavi di finale di Europa League è stato raggiunto con successo dai giallorossi, focalizzati su un finale di stagione delicato. Tutte le forze si spostano ora sul campionato, perché il 7° posto non è più una chimera e può essere raggiunto. I capitolini stanno limando gli ultimi dettagli in vista della gara con il Monza, in programma oggi 24 febbraio alle 20:45 allo stadio Olimpico per il 26° turno di Serie A. Una partita da non sottovalutare, per non incappare negli errori commessi in passato.
I brianzoli arriveranno sotto l’ombra del Colosseo con la testa libera, consci di una classifica deficitaria e di una situazione che sembra irrimediabile. Claudio Ranieri dovrà tenere tutti i calciatori sugli attenti, come ha sempre fatto sin dal suo ritorno nella Lupa. Ai microfoni de Il Messaggero, Nicolas Burdisso ha elogiato il modus operandi del coach di Testaccio: “Sapevo che con il mister la Roma sarebbe rinata, conosco i suoi punti di forza. Sa amalgamare bene il gruppo, trascinandolo avanti. Ora sta trovando fiducia e risultati, la squadra è buona e la gente è tornata ad affezionarsi. Se in Coppa e campionato continueranno così, probabilmente giocheranno in Europa l’anno prossimo”.
Burdisso ha poi proseguito: “I calciatori possono scaricare un allenatore? Faccio fatica a pensarlo. Chi è in panchina oggi, però, è un uomo più solo rispetto al passato. Il direttore sportivo spesso è giudicato solo dal mercato, invece ha altri compiti fra cui quello di migliorare un allenatore. Il DS deve anche fare da tramite tra tecnico e dirigenza. Un allenatore deve vincere subito, mentre la proprietà programma un progetto a lungo termine”.
Roma, Burdisso: “Mi è dispiaciuto per com’è andato via De Rossi”
Nella sua lunga intervista rilasciata a Il Messaggero, Nicolas Burdisso si è soffermato anche sull’addio di Daniele De Rossi, amico ed ex compagno di squadra proprio ai tempi della Roma: “Mi è dispiaciuto molto per com’è andato via Daniele, secondo me era l’uomo giusto per questa piazza. Parlo da dirigente: penso che sia pronto per fare l’allenatore in qualsiasi squadra del mondo. Dybala? Paulo è sempre una soluzione. Poi sta alla competenza di un direttore inserirlo in un progetto sportivo”.