Ci siamo goduti un intensissimo match scudetto ieri tra Napoli e Inter, terminato sul punteggio di 1-1, ma oggi è tempo di Roma, nell’ennesimo test da sostenere con tenacia e consapevolezza. In un Olimpico fortino vero per i giallorossi, arriva un Como in fiducia totale, reduce da due vittorie di lusso contro Fiorentina e Napoli e sempre più somigliante all’identità che Fabregas sta cercando di inculcare nei suoi. Le scelte di Ranieri sono sempre più delineate, a cominciare dalla conferma di Shomurodov là davanti.
L’allenamento di giovedì ha portato la buona notizia del ritorno graduale in gruppo di Dovbyk, che sarà a disposizione ma non verrà rischiato, in vista del match con l’Athletic di giovedì, e allora fiducia all’uzbeko. La storia questa di un protagonista inatteso, ad un passo dall’Atlanta United in estate (saltato tutto per un errore nell’invio dei documenti) e dal Venezia a gennaio, eletto miglior giocatore giallorosso del mese di gennaio grazie al gol e a due assist messi a referto.
Fa specie vedere come in Serie A Shomurodov sia a 418 minuti giocati, quando nella stagione 2022/23 ne accumulò appena 115 prima di andare in prestito allo Spezia, ma ancora di più scoprire che la sua media gol è la stessa di Dovbyk: l’uzbeko ha segnato fin qui 4 reti in 742 minuti stagionali, per una media di una rete ogni 185,5 minuti, mentre per l’ucraino sono 13 in 2.415, uno ogni 186. Se a questo aggiungiamo che nelle ultime partite senza l’ex Girona la Roma ha comunque sempre vinto, la fiducia Eldor se l’è guadagnata
Chi con Shomurodov?
Probabile che Dovbyk possa tronare titolare giovedì contro l’Athletic Bilbao, anche se le prestazioni del suo vice stanno sicuramente insinuando qualche dubbio nella mente di Ranieri. Ma pensiamo prima al Como, una partita tutt’altro che da sottovalutare, e dunque chi sosterrà Shomurodov in attacco? La sensazione è che questa volta il turnover possa essere pressoché nullo, vista la forma dell’avversario da affrontare: Dybala partirà quasi certamente titolare, per cercare di indirizzare subito la gara e poi uscire, mentre il dubbio principale è tra Pellegrini e Pisilli, col secondo serio candidato ad una maglia da titolare.