Vigilia di nuovo impegno per la Roma, immersa in un calendario che lascia poco tempo per respirare e godersi gli ultimi successi. Prossima tappa il Castellani di Empoli, preludio al ritorno degli ottavi di Europa League contro l’Athletic Club. Nella conferenza stampa che precede la sfida al Maiorca ha parlato così il tecnico Ernesto Valverde: “Quella di giovedì una partita combattuta e decisa nel modo in cui è stata decisa. Anche in quella di domani la posta in gioco è alta. Loro sono stati concentrati su questa gara tutta la settimana, mentre noi veniamo da una prova poco convincente”.
Interessa sicuramente alla Roma il passaggio relativo agli acciaccati dell’Athletic, da aggiungere allo squalificato Yeray: “Prados sta bene, mentre Vivian non ci sarà domani e non credo sarà pronto per la sfida di Europa League. Poi c’è Galarreta squalificato e Alvaro che si sta riprendendo. Sancet? Vedremo se giocherà qualche minuto, non so. Dipenderà dall’allenamento e dalle esigenze della squadra. Col Maiorca non ci sarà turnover, se qualcuno gioca è perché ha abbastanza energie per competere al meglio. Più che guardare alla prossima gara bisogna vedere come i giocatori hanno finito la precedente”.
Valverde critico: “Non mi piace chiedere di fare il tifo per noi”
Parentesi anche sulle tensioni riguardanti la tifoseria dell’Athletic, da giorni in aperta protesta con il club per la mancata difesa di fronte agli atteggiamenti aggressivi della polizia basca: “Non mi piace molto venire qui e chiedere alla gente di fare il tifo per noi, se la gente vuole partecipare lo faccia. Giovedì abbiamo assistito ad uno spettacolo a Roma, e ci piace giocare in quell’atmosfera anche se contro di noi. Lo abbiamo visto anche a Madrid, come i tifosi dell’Atletico spingevano quando attaccava la squadra. Noi cerchiamo di connetterci coi tifosi attraverso il gioco”.
Chiosa finale di Valverde su Nico Williams, il più atteso ma anche il più deludente nella sfida dell’Olimpico: “Lo vedo come sempre, ha segnato 2 grandi gol solo 10 giorni fa. È normale che gli avversari lo tengano più in considerazione. Quando diventi un giocatore importante ti studiano di più, ma per lui questa è una sfida. Per noi è un giocatore fondamentale”.