Giornata di vigilia per la Roma, chiamata ad uno di quegli appuntamenti che prescindono dal bel momento che la squadra sta vivendo, perché il risultato finale è l’unica cosa che conta. Con anche il ritorno del tifo organizzato del San Mames, la sfida contro l’Athletic Club si prospetta infuocata, con i giallorossi forti del piccolo vantaggio accumulato all’Olimpico ma consapevoli che lesinare su di esso sarebbe l’errore più grande. Ranieri a Bilbao va a caccia di un’altra Joya, come quella materializzatasi in casa contro il Porto, dove proprio il numero 21 si è preso la squadra sulle spalle nella difficoltà .
Due perle quelle confezionate da Dybala contro i portoghesi, determinanti per ribaltare lo svantaggio iniziale che aveva fatto tremare di paura il popolo giallorosso, ed ecco all’orizzonte un’altra di quelle serate dove il campione deve emergere. Con l’arrivo di Ranieri la stagione dell’argentino ha subito una svolta incredibile, tanto nella tenuta fisica quanto nella fiducia che ora respira intorno a se, tant’è che, dopo il rinnovo automatico, è in cantiere un nuovo accordo per spalmare in più anni l’attuale ingaggio da 8 milioni.
Di questo ci sarà tempo per discutere, perché in queste ore niente è più importante di una partita contro l’Athletic Club da non perdere. Oggi la squadra partirà alla volta di Bilbao, e nella conferenza stampa delle 18:50 ci sarà proprio Dybala insieme a Ranieri per presentare il delicato ritorno degli ottavi di Europa League. Palla alla Joya in campo e fuori dunque, che dovrà trovare le parole giuste per caricare i compagni e i duemila tifosi della Roma che accorreranno in città .
Dal centrocampo al partner di Dybala
Dalle dichiarazioni della vigilia si passerà poi al rettangolo di gioco, giovedì alle 21:00, e a chi si vuole affidare Ranieri? Scelte spesso sorprendenti del tecnico in queste settimane, e ci sono due dubbi principali da risolvere: uno riguarda il partner offensivo di Dybala, con Dovbyk che sembra essere in vantaggio rispetto a Shomurodov; il secondo è il centrocampo, e qui la situazione è più complessa. Se a Koné e Paredes è difficile rinunciare, il dilemma è l’ultimo posto, e si passa dai Cristante e Pisilli per avere più densità e copertura, ai Pellegrini e Baldanzi per maggior estro e supporto in avanti.