Dieci partite per provare a chiudere nel miglior modo possibile. O almeno senza peggiorare la situazione. Ma di fatto, come riporta il Corriere dello Sport, la storia tra Mats Hummels e la Roma si è chiusa giovedì sera, con quell’errore fatale che è costato ai giallorossi l’Europa League e il sogno di tornare in finale, magari per alzare il trofeo.
Un errore pesante, arrivato dopo appena undici minuti, con un passaggio molle e impreciso che ha vanificato tutto il lavoro svolto dalla squadra nella gara d’andata. Un match che Hummels aveva guardato solo da spettatore per scelta di Ranieri. Ma l’infortunio di Celik ha stravolto i piani, costringendo il tecnico a schierare il tedesco dal primo minuto al San Mamés. Un’occasione per dimostrare la sua esperienza e il suo valore internazionale.
Declino inaspettato
Meno di un anno fa, Hummels era titolare nel Borussia Dortmund che affrontava il Real Madrid nella finale di Champions League. Nessuno avrebbe mai immaginato che potesse commettere un errore simile. Un problema di atteggiamento? Forse. Di certo, non è un caso che Juric non lo abbia mai impiegato nella sua gestione, se non per 23 minuti contro la Fiorentina, culminati con un autogol sfortunato.
Ranieri ha provato a rilanciarlo e, inizialmente, il tedesco ha risposto presente, desideroso di mostrare il vero Hummels. Ma poi sono arrivate disattenzioni, errori e quella mancanza di fame che invece ha caratterizzato una Roma capace di rialzarsi, conquistare il settimo posto in campionato e arrivare agli ottavi di Europa League.
Separazione inevitabile
Stimoli, età, vita privata: solo Hummels conosce la verità. Ma la conclusione è chiara: a giugno, le strade si separeranno. Il contratto non sarà rinnovato, e i dubbi che il difensore ha sempre manifestato sul suo futuro sono gli stessi che ora assillano la società. Troppo pesante l’ingaggio, troppo incerto il rendimento per pensare di confermarlo. Il tempo di Hummels alla Roma sta per finire.
