La pausa per gli impegni delle nazionali bloccherà la Serie A per le prossime due settimane, con il campionato che tornerà quindi a fine marzo. Sosta che potrà essere d’aiuto alla Roma per tirare un po’ il fiato dopo una periodo denso di impegni e che ha causato un grande dispendio di energie che, turno dopo turno in campionato, hanno permesso di recuperare quasi tutto il terreno perso nella prima parte, portandosi a ridosso della zona europea.
Ad alimentare la rincorsa della Roma è stata la vittoria di ieri allo Stadio Olimpico contro il Cagliari, ottenuta grazie alla rete di Dovbyk nel corso della ripresa. Con questo gol l’attaccante ucraino spera di poter trovare un po’ di serenità in più che gli permetta di vivere un finale di stagione di alto livello. Fin dal suo arrivo nella Capitale infatti le sue prestazioni, spesso al di sotto della sufficienza, hanno fatto piovere diverse critiche nei suoi confronti, soprattutto visto l’investimento compiuto dalla società in estate.
Diversi i gol pesanti
Anche ieri il match di Dovbyk non sembrava aver imboccato i giusti binari, con qualche errore di troppo che aveva sollevato mugugni da parte dello stadio, prima del gol che è poi risultato decisivo per la vittoria della Roma. Nonostante le critiche nei confronti dell’ucraino siano state alla base della sua stagione, con la decima marcatura in campionato sono arrivati a 18 i punti regalati ai capitolini dall’ex Girona con i suoi gol, a dimostrazione che nei momenti decisivi ha saputo dare il proprio contributo, con la speranza per l’immediato futuro di trovare maggiore continuità.
Ranieri: “Dovbyk ha bisogno di affetto”
Al termine della sfida con il Cagliari, Ranieri ha parlato proprio di Dovbyk, sottolineando come sicuramente siano importanti i gol realizzati, ma anche che a contare sia il contributo che venga dato alla squadra: “Dovbyk ha bisogno di affetto e comprensione. La squadra ed io gliela stiamo dando. L’attaccante vive per il gol ma servono anche le prestazioni. L’importante è essere al posto giusto al momento giusto. Serviva per lui una prestazione così”.