Nel giorno della riqualificazione del centro sportivo dell’Ostiamare, Daniele De Rossi, proprietario del club, ha rilasciato ai cronisti alcune dichiarazioni sia su questa sua nuova avventura sia sul suo passato alla Roma e con i Friedkin. Queste le sue parole, a cominciare da Claudio Ranieri: “Il mister l’ho sentito la prima volta, ci siamo confrontati con grande affetto e stima. Però dopo no, lui sta lavorando e io per lui ho grande affetto, ma non lo disturbo. Oggi mi concentrerei di più sull’Ostiamare”.
L’ex centrocampista ha poi continuato: “Secondo me a breve non sarò libero, come allenatore. Poi vedremo, mi cacciano abbastanza presto di solito. Coordinerò il lavoro da allenatore e quello con l’Ostiamare con grande semplicità, passo molto tempo qui in questo momento proprio per tracciare una linea che mi permetterà di allontanarmi fisicamente, anche se sarò sempre presente come figura. Dove sarò? Altrove, altrimenti qui con la stessa presenza di adesso. Non ci possiamo prendere in giro, il mio lavoro è un altro, la mia passione è quella di allenare. L’allenatore l’ho già fatto, anche se per poco, e un allenatore non ha tempo di pensare a due squadre”.
De Rossi: “Amichevole con la Roma? Perché no?”
Riguardo un possibile futuro con gli stessi colori viola dell’Ostiamare: “I colori sono gli stessi da 100 anni, non si possono cambiare in base alla mia squadra o al mio passato. Il 3 ottobre 2025 ci sarà il compleanno, farò in modo di esserci. Quest’anno il 3 ottobre ero già libero, l’obiettivo è rimanere un po’ più impegnato. Lo stadio non sarà pronto. Non posso parlare di date”.
Sull’organizzare anche un’amichevole con la Roma: “L’abbiamo fatta anche quest’anno, ho organizzato bene o male io, ci siamo organizzati in 4/5 giorni. Perché no? La Roma è la squadra più grande della regione insieme alla Lazio. Ci sarà grande collaborazione tra noi e le due squadre importanti di Roma”.
De Rossi ha poi così concluso: “Un presidente a cui mi ispiro? Con Sensi ho avuto un rapporto incredibile, anche con sua figlia. Magari non ve lo aspettate, ma in quel periodo sono stato molto bene anche con i Friedkin. Credo che sia giusto che ognuno faccia questo lavoro come crede, io magari potrò spingermi più sul tecnico per le idee da proporre. Loro venendo da un altro mondo hanno portato anche il bello che vediamo a Trigoria”.
