Il presente dice che ci sono 9 “finali” a disposizione della Roma per cercare di centrare l’obiettivo Champions League, un qualcosa che aprirebbe scenari totalmente nuovi per squadra e club. La sensazione è che la coppa dalle grandi orecchie possa incidere in maniera forte su più fronti, dalla permanenza dei top della squadra, come un Dybala rientrato oggi nella capitale, al nuovo allenatore, con Gasperini in pole, fino ad una sessione di calciomercato estiva che potrebbe decollare con prestigio ed incasso dell’Europa che conta.
E proprio i tre mesi più caldi dell’anno, tanto per temperatura quanto per affari tra squadre, faranno registrare una novità assoluta in questo 2025, necessaria per un motivo ben preciso che ormai conosciamo da tempo. Il calciomercato estivo sarà diviso in due fasi distinte e separate, con la FIGC che ha appena comunicato le date ufficiali di inizio e fine: la prima dal 1 al 10 giugno, fino alle ore 20:00, la seconda dal 1 luglio al 1 settembre, sempre fino alle 20:00.
Una notizia che era ormai nell’aria da tempo, e la ragione è riconducibile al Mondiale per Club che si svolgerà dal 14 giugno al 13 luglio a Miami. Decisione presa per permettere a Juventus e Inter, le due squadre che parteciperanno alla competizione, di poter portare a termine operazioni prima dell’inizio del torneo, e dunque aspettiamoci bianconeri e nerazzurri particolarmente attivi in quei 10 giorni di calciomercato. Probabile invece che gli altri club, compresa la Roma, possano entrare nel vivo di spese e cessioni con la seconda fase.
Dal vice Dovbyk alla difesa, cosa farà la Roma sul mercato?
Come vi abbiamo sapientemente raccontato, qualche nome succulento comincia a girare in ottica giallorossa, e benché il finale di stagione inciderà sulla rivoluzione o meno della rosa, qualche ipotesi su cosa farà la Roma sul mercato si può fare. Logico pensare che la difesa verrà puntellata, anzitutto per sostituire un Hummels con le valige in mano, ed occhio alle sirene inglesi per N’Dicka. Tornerà in auge poi la questione vice Dovbyk, posto che l’ucraino, dopo l’investimento estivo, è probabile che rimanga, mentre per Shomurodov, nonostante si stia dimostrando valida risorsa, potrebbero spalancarsi le porte della cessione.