In una stagione che non lo vedeva così in forma ed integro da tanto tempo, Paulo Dybala ha senza dubbio “scelto” il momento peggiore per uscire di scena. Un infortunio, con annessa operazione al tendine e fine dei giochi anticipata, che gli impedirà di trascinare la Roma in un rush finale da brividi, sia per un obiettivo Champions che sembrava impossibile fino a poco tempo fa, sia per i tanti scontri diretti che attendono la banda di Ranieri. Joya che lavorerà sodo per tornare al top la prossima stagione, ma è il presente a preoccupare: quanto peserà la sua assenza nei big match di fine campionato?
I numeri dei giallorossi senza l’argentino posso fuorviare e sono da commentare in maniera adeguata: sono 7 su 43 totali le partite saltate da Dybala quest’anno, solo in un’occasione è arrivata la sconfitta (2-3 col Bologna, l’ultima di Juric), in due il pareggio (Monza e Union St. Gilloise) ed in 4 il successo. Dati sulla carta buoni, ma da contestualizzare. Tolto il facile 4-1 di Coppa Italia contro la Sampdoria, le 3 vittorie di campionato sono state sofferte, per diversi motivi.
Dal 2-1 interno col Venezia, con ancora Juric in panchina, immeritato per quanto visto in campo, ai due 0-1 con un Parma in 10 uomini per più di un’ora e con un Empoli che rischiava di materializzare la beffa nel finale, dopo le tante occasioni sprecate dai giallorossi. A ciò poi si affianca un aspetto incontrovertibile, ovvero quello dell’impatto che Dybala ha avuto negli ultimi big match disputati dalla squadra, dal derby al Porto fino al pareggio con il Milan. Gare che difficilmente la Roma avrebbe risolto senza il guizzo del campione, la giocata di un calciatore diverso dagli altri. Uno scenario che, calendario alla mano, non fa dormire sonni tranquilli.
Pellegrini, Baldanzi e Soulé fanno un Dybala?
L’infortunio della Joya sarà qualcosa da valutare anche sul lungo periodo, vista anche la necessità di rivedere uno stipendio da spalmare in più anni, e non è dunque un caso l’interesse per Nico Paz dimostrato nelle ultime ore. Una cosa per volta però, perché il focus è ora su chi lo dovrà sostituire. Capitan Pellegrini deve dimostrare di essere giocatore da Roma, per portare la squadra di in Champions e guadagnarsi una riconferma al momento per nulla scontata, mentre Baldanzi e Soulé sono chiamati ad una maturazione più rapida, una responsabilizzazione importante. Se loro tre messi insieme facciano un Dybala è difficile a dirsi, ma Ranieri non può far altro che affidarsi a loro.