L’ex giocatore della Roma, Francisco Lima, ha fatto ritorno a Trigoria, dove ha ammirato tutte le migliorie alla struttura applicate negli ultimi anni. Il brasiliano ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club, iniziata con queste parole: “Non tornavo da un paio di anni e rispetto all’ultima volta vedo tantissime migliorie. La struttura è l’ideale per qualsiasi calciatore, anche la zona dei campi e degli spogliatoi è un’altra rispetto a quando giocavamo noi”.
Riguardo il match con il Lecce, di cui è stato giocatore prima di approdare nella Capitale: “Ero qui a Roma e mi faceva piacere tornare. Lecce-Roma è ovviamente una partita particolare per me, arrivo in Italia proprio al Lecce. Poi vado a Bologna un anno e nel 2001 passo alla Roma dopo la vittoria dello scudetto. E questa è stata la tappa più bella della mia carriera, in una città splendida, facevo parte di un gruppo di campioni come Totti, Batistuta, Emerson, Cafu, Candela. Ricordi bellissimi. Ovviamente sabato sera sarà allo stadi Via del Mare per seguire la partita dal vivo”.
Lima: “L’importante è aver vestito la maglia della Roma”
Lima ha poi ricordato la prima sfida contro la Roma quando vestiva la maglia dello Zurigo: “Vero, la Roma di Zeman passò il turno e al ritorno fu decisiva una gran punizione di Totti. Già dopo quella gara si paventò la possibilità giallorossa attraverso Cafu, con cui avevo giocato al San Paolo, ma poi la storia andò diversamente e in Serie A ci arrivai con il Lecce. L’importante è stato aver vestito questa maglia, la Roma è stato il club europeo con cui ho giocato di più“.
Nel corso della sua prima stagione giallorossa, uno dei ricordi più belli è sicuramente l’assist che il brasiliano servì a Totti nel derby: “Un cross perfetto dalla sinistra, lo stacco di testa di Francesco che non era abituato a fare gol del genere. Ma quello fu proprio bello. Vincevamo 1-0, ci portò in vantaggio Delvecchio, il secondo gol chiuse la partita e andammo a festeggiare tutti sotto la Sud”.
Lima ha poi parlato anche delle scelte sul numero di maglia: “Il 5 era per Falcao, che è stato uno dei miei idoli nel calcio. Nell’Archivio Storico del Club ho visto diverse maglie di Paulo sia della Roma, sia dell’Inter di Porto Alegre. Ho fatto delle foto, gliele manderò a lui. Il ritorno al numero 8? L’avevo avuta a Zurigo, a Bologna, a Lecce portavo la 10, ma a Roma sappiamo tutti di chi è e ci mancherebbe altro”. L’ex centrocampista ha così concluso: “Sempre forza Roma, ragazzi. Sempre”.