Parole semplici, ma cariche di significato. Mile Svilar, rivelazione e ormai certezza della Roma di Ranieri, ha parlato con maturità e cuore, dimostrando che non sempre i soldi sono il centro di tutto. Non per lui, almeno. Non per un ragazzo che ha aspettato il suo momento in silenzio e ora si gode il presente da protagonista.
“Non capisco la fretta del rinnovo, ho un contratto fino al 2027. Non c’è bisogno di fare casino. Sembra che questa vicenda importi più a voi che a me. I soldi contano ma il posto in cui stai bene e in cui vedi un progetto conta di più“. Un messaggio diretto, che ha tranquillizzato l’ambiente romanista. Parole rare nel calcio di oggi, soprattutto considerando che Svilar è il giocatore con lo stipendio più basso dell’intera rosa.
Fiducia per il rinnovo
Il direttore sportivo Florent Ghisolfi considera Svilar una pietra su cui costruire il futuro. E anche se oggi la trattativa per il rinnovo non è imminente, il dialogo è continuo e sereno. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, si tratta sul ritocco dell’ingaggio, che dovrebbe quasi raddoppiare (balla circa 1 milione di euro) e su una possibile clausola rescissoria, pensata come tutela per entrambi: la Roma si copre da offerte troppo basse, il giocatore mantiene un margine di libertà futura.
Trend da invertire
Svilar ha in testa solo la Roma e il sogno di giocare la Champions, dopo averla solo sfiorata con il Benfica. Stasera c’è la partita con la Juventus e serve fare l’ultimo salto: battere le big, trovare punti pesanti nei momenti chiave. Ed è qui che il portiere vuole fare la differenza, forte dei suoi 12 clean sheet stagionali, un primato che lo ha lanciato tra i migliori in Serie A.