Eldor Shomurodov sa farsi trovare pronto. È una qualità che non appartiene a tutti e che Claudio Ranieri apprezza in maniera particolare. Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’attaccante uzbeko ha fornito contro la Juventus un’altra, ennesima prova della sua importanza nel gruppo.
Chiamato in causa a inizio secondo tempo, impiega soltanto quattro minuti per lasciare il segno: il suo gol vale l’1-1 finale, tenendo vive le speranze della Roma nella lotta europea. Un gol pesantissimo, ma anche una dimostrazione di carattere e professionalità .
Decisivo dalla panchina
Shomurodov è il classico attaccante che non fa rumore, ma quando entra si sente eccome. È rimasto alla Roma anche a gennaio, nonostante fosse a un passo dal Venezia. Ranieri gli ha sempre dimostrato fiducia e la scelta ha ripagato diverse volte.
Lo dicono anche i numeri: dalla stagione 2020/21 solo Lautaro Martinez (16) e Pedro (11) hanno segnato più gol entrando dalla panchina rispetto a Shomurodov, che è salito a quota 10 in Serie A. Un dato che racconta quanto riesca a incidere a gara in corso, come è successo anche contro la Juventus. È lui il più reattivo sulla respinta di Di Gregorio, ed è sempre lui a trasformare in rete un pallone sporco ma fondamentale. Per lui è la terza rete stagionale in campionato, la sesta complessiva in tutte le competizioni.
Arma tattica sempre più preziosa
Shomurodov è molto più di un’alternativa. Certo, parte dietro Artem Dovbyk nelle gerarchie, ma Ranieri lo considera un’arma tattica fondamentale. L’attaccante uzbeko non solo si presta a sostituire l’ucraino quando serve, ma sa anche giocare insieme a lui, offrendo alla squadra soluzioni diverse. È proprio grazie a questa flessibilità che il tecnico può passare durante la partita a un sistema con attacco a due, mossa che contro la Juventus si è rivelata decisiva.