Si può dire con estrema certezza che la rimonta in campionato della Roma sia stata sorprendente. Da inizio 2025, i giallorossi si sono dimostrati una squadra ostica da affrontare, capace di adattarsi ad ogni tipo di avversario grazie ad una compattezza tattica ritrovata. Il merito di questo rendimento va attribuito ad uno degli ultimi signori rimasti nel calcio odierno. Stiamo parlando di Claudio Ranieri, arrivato lo scorso novembre per sostituire Ivan Juric. Il coach di Testaccio è riuscito nell’impresa di raddrizzare una nave che sembrava destinare ad affondare, con un’idea di gioco semplice ma efficace.
Il tecnico 73enne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de Il Messaggero, nella quale ha parlato del suo presente e futuro con i capitolini: “Dal prossimo anno sarò senior advisor. So che sarò un punto di riferimento per i Friedkin, consiglierò cosa sarà giusto o meno ma poi deciderà la proprietà. Se arriva un dirigente sopra di me, io qui cosa ci sto a fare? I tifosi devono stare tranquilli, non scappo ma non farò il parafulmine di nessuno. Se non mi sento importante, me ne vado”.
Ranieri ha proseguito: “Oggi mi sento al centro del progetto, nel momento in cui dovessi sentirmi a lato arrivederci e grazie. Non è l’etichetta o la dicitura del mio ruolo che mi farà stare qui ma se sarò una persona ascoltata o meno. L’allenatore non è scelto da me. Se ho fatto una lista di nomi con pregi e difetti, sta anche ai Friedkin deciderlo. Ghisolfi ed io abbiamo diramato una serie di 7/8 nomi, arrivando a soli 3/4 di questi. Siamo vicini, anzi molto vicini. Chiunque arrivi lasciamolo lavorare. I ragazzi mi hanno chiesto di rimanere ma ho risposto no grazie”.
Roma, Ranieri: “La squadra non va rivoluzionata”
Nell’arco del suo intervento ad Il Messaggero, Ranieri ha parlato anche della rosa attuale: “Non va rivoluzionata. State dicendo che la Roma segna poco, quindi dobbiamo prendere calciatori che sappiano arrivare al gol. Pellegrini è uno dei centrocampisti più forti d’Italia, nessuno può smentirmi. Lo stimo, ripartiremo da lui se lo vuole. Shomurodov e Dovbyk sono compatibili perché Eldor è una seconda punta, un generoso per natura. Il problema è che se li schiero dall’inizio, poi se devo cambiare durante la partita mi attacco…”.