Claudio Ranieri è stato chiaro: questa Roma ha bisogno di più gol, non solo per ambire all’Europa, ma anche per costruire un’identità tecnica forte per il futuro. Non una rivoluzione, piuttosto qualche ritocco mirato: il tecnico lo ha detto senza giri di parole. Ma per ora, prima del mercato estivo, il materiale è questo. E il calendario non aspetta: domenica c’è il derby con la Lazio, scontro diretto che potrebbe valere mezza stagione.
La grande assenza, ormai nota, è quella di Paulo Dybala. Con 195 gol nei club e 199 totali con l’Argentina, l’argentino resta il miglior marcatore in rosa, pur essendo già fuori dai giochi fino al termine del campionato. Con lui fuori causa, la responsabilità delle reti cade su chi è rimasto.
Dovbyk guida il gruppo, Pellegrini in cerca di riscatto
Il terminale più affidabile è Artem Dovbyk: 118 gol in carriera, 16 già messi a segno in questa stagione. Spesso ha sbloccato gare complicate, contribuendo direttamente a 13 punti in classifica. È lui il riferimento offensivo più concreto. Al suo fianco c’è Lorenzo Pellegrini: 67 gol in carriera, ma appena 3 in questa stagione. Un dato impietoso per un giocatore che dovrebbe essere il cuore pulsante della manovra offensiva.
Subito dietro, nella poco affollata classifica dei marcatori di mestiere, si trova Eldor Shomurodov con 62 gol in carriera. Non è un bomber da doppia cifra stabile, ma sta offrendo solidità e disponibilità al sacrificio. Ranieri lo stima, e non a caso sta pensando a lui anche come potenziale spalla per Dovbyk.
Ma se anche il quarto posto è occupato da Shomurodov, il quinto rappresenta un campanello d’allarme: c’è Mats Hummels, centrale difensivo, con 46 reti. Numeri che certificano la carenza strutturale di giocatori con il gol nelle corde.
Soulé, Baldanzi e Koné osservati speciali
In questo panorama poco prolifico, Ranieri e i tifosi si aggrappano anche alla speranza dei giovani. Calciatori come MatÃas Soulé, Tommaso Baldanzi e Manu Koné (che finora ha mostrato più energia che precisione sotto porta), potrebbero rappresentare in prospettiva l’evoluzione offensiva della Roma. Il talento c’è, la fame pure. Ora servono maturità e continuità .