Il treno per la Champions League non è ancora partito del tutto, ma i vagoni davanti si allontanano sempre di più. Come scrive La Repubblica, la soglia d’accesso sembra fissata a 70 punti e la Roma, dopo il pari nel derby, è ferma a 54. Tradotto: servono almeno 16 punti nelle ultime sei giornate, praticamente un cammino perfetto. Ma anche questo potrebbe non bastare, perché la concorrenza – almeno sulla carta – ha un calendario più abbordabile.
La situazione, a oggi, è chiara: l’Atalanta dopo la vittoria sul Bologna può permettersi di vincerne solo tre per garantirsi il pass. La Juventus, che ha davanti sfide più agevoli, potrebbe addirittura perdere i due big match in programma e rientrare comunque tra le prime quattro se farà bottino pieno contro le medio-piccole. La Fiorentina, invece, è quasi fuori dai giochi: anche vincendole tutte arriverebbe appena a 71. Il pareggio nel derby, quindi, ha fatto comodo solo a chi era davanti. Per la Roma, invece, è stato un altro treno perso.
Speranza extra
C’è ancora uno spiraglio che potrebbe cambiare le carte in tavola: il “fattore coppe”. Se Inter, Lazio e Fiorentina riuscissero ad arrivare almeno in finale, o a portarsi molto avanti in Champions, Europa League e Conference, l’Italia potrebbe ottenere un quinto posto valido per la prossima Champions. Non è una certezza, ma uno scenario da tenere in considerazione.
Le rimonte della Roma
La Roma si aggrappa ancora al proprio carattere. La squadra di Ranieri, infatti, ha fatto del cuore la propria arma migliore, come dimostra anche l’1-1 contro la Lazio. Dopo essere andati sotto per l’ennesima volta, i giallorossi hanno trovato il pari nel finale grazie al lampo di Soulé. Ma non è una novità: da quando c’è Ranieri in panchina, la Roma ha già recuperato nove punti da situazioni di svantaggio.
Il problema, però, è che negli scontri diretti non basta reagire. Serve dominare. E finora, la Roma non è riuscita a imporsi. Anche quando non ha perso, come contro la Juve e nel derby, il risultato ha lasciato l’amaro in bocca.