È stato un derby non semplice per la Roma, che ha dovuto risalire dopo il gol di Romagnoli trovando la rete del pareggio grazie ad una perla di Soulé. Rete dell’argentino a parte, il grande protagonista del match è stato Mile Svilar, premiato giustamente come miglior giocatore della serata dello Stadio Olimpico. Una prestazione sontuosa dell’estremo difensore giallorosso, che ha più volte tenuto a galla i suoi con parate complicate che dimostrano tutte le sue qualità.
Andrea Stramaccioni lo ha identificato come il portiere più completo della Serie A e i 90 minuti del derby probabilmente confermano questa dichiarazione, non solo per le capacità tra i pali. Con il passare delle partite, Svilar sembra essere sempre più tra i leader di questa Roma, sia per la tranquillità che garantisce ai compagni ed al reparto difensivo, sia per quelle strigliate che in qualche occasione sono necessarie per mantenere viva la fiammella dell’attenzione.
Svilar: “Adesso giochiamo altre sei finali”
Il rammarico per non essere riusciti a conquistare i tre punti è stato espresso dopo il fischio finale proprio da Svilar, che a DAZN ha parlato anche della sua prestazione: “Se vediamo la partita è un risultato giusto. Penso che sia meglio pareggiare che perdere, ma alla fine con questo punto non andiamo molto avanti. Ma penso che il risultato ci sta. Parata più difficile? Quella del primo tempo su Romagnoli, non la vedevo arrivare. Preferivo non vincere il trofeo di miglior giocatore della partita, ma prendere i tre punti. Ci dispiace molto non aver fatto vincere a Ranieri l’ultimo derby. Non andiamo tanto avanti in classifica, però prendiamo questo punto e giochiamo le altre sei finali“.
Rinnovo d’obbligo: Premier League e non solo alla finestra
Ormai da tempo Svilar è un fattore per la Roma e il derby è stata una nuova dimostrazione di come una delle priorità di Ghisolfi e dei Friedkin sia quella di trovare l’accordo per il rinnovo. Lo stesso portiere serbo ha già sottolineato la propria volontà di restare nella Capitale e che per il prolungamento non ci sarebbe fretta, ma gli interessi dalla Premier League – Chelsea, Newcastle e Manchester City in prima fila – e del Bayern Monaco, non possono non essere presi in considerazione. Il classe ’99 ha tranquillizzato tutti con le parole, ma ora servono i fatti, per evitare di perdere quella che per i giallorossi è ormai diventata una certezza sia in campo sia a livello di carisma.