5 sfide da vivere tutto d’un fiato, per cercare di materializzare un sogno Champions League impensabile fino a metà anno. Comunque vada sarà poi tempo di verdetti sui singoli, e se qualcuno ha convinto e va blindato, vedi uno Svilar alle prese col nodo rinnovo, c’è chi divide in quanto a giudizi: il caso più eclatante è quello di un Dovbyk, e chi lo difende parte da due concetti molto semplici: i 16 gol realizzati dall’ex Girona ed un primo anno che è stato complicato per molti attaccanti giunti nella capitale.
In effetti i vari Pruzzo, Balbo, Voller, Prati, ma anche i Dzeko e Salah, non hanno toccato tale cifra di reti nella loro prima stagione in giallorosso, e se i gol poi non si contano ma si pesano, gli 11 messi a segno dall’ucraino in Serie A hanno portato da soli 11 punti in più in classifica alla squadra. Numeri del genere non possono essere ignorati e certificano un giocatore che i gol li sa fare e che al secondo anno in Italia potrebbe fare il salto di qualità che ci si aspetta, soprattutto per quanto riguarda un grosso difetto.
Dovbyk con le big è stato praticamente assente, sia in zona gol, visto che contro le prime 9 del campionato ha segnato solo al Bologna, su rigore al 97′, che come aiuto per la squadra. Prestazioni quelle contro le pari livello non all’altezza, anche in un’Europa League dove è stato spettatore non pagante. Le ultime 5 gare gli danno la possibilità di rimediare, e San Siro sembra ispirare l’ucraino: due sfide alla Scala del Calcio, entrambe contro il Milan, dove ha trovato il gol, purtroppo inutile, in Coppa Italia ed il bellissimo assist di tacco per Dybala in campionato.
Coppia con Shomurodov? Solo a gara in corso
Tale buon trend nello stadio di Milano deve necessariamente trovare continuità domani contro l’Inter, una sfida da vincere a tutti i costi e che vedrà il ritorno da titolare di Dovbyk, dopo una forma fisica non perfetta che lo aveva fatto partire dalla panchina contro il Verona. Torna ad accomodarsi in panchina Shomurodov, uomo che ha deciso il match con gli scaligeri ma che non ha ancora mai colpito lontano dall’Olimpico (7 gol stagionali su 7 in casa). L’uzbeko in coppia con l’ucraino? Per ora solo a gara in corso, con Ranieri che preferisce avere uno dei due da far entrare nel secondo tempo.
