Dopo l’allenamento di rifinitura a Trigoria, la Roma è partita nel pomeriggio per Milano, con l’aereo decollato intorno alle 17.30. Domani alle 15.00 i giallorossi sfideranno l’Inter a San Siro in un big match che potrebbe decidere il loro futuro europeo. Un’impresa tutt’altro che semplice: di fronte ci sarà un’Inter arrabbiata e ferita dalle ultime sconfitte contro Bologna e Milan, decisa a riscattarsi davanti al proprio pubblico.
Una corsa europea disperata
La corsa all’Europa per la Roma è ancora viva, ma ogni passo falso può essere fatale. Il calendario è tra i più complicati: dopo l’Inter ci saranno Fiorentina, Atalanta, Milan e infine Torino. Non un cammino, ma una vera e propria scalata contro avversari in piena corsa per i rispettivi obiettivi.
Il rischio di restare fuori da tutte le competizioni europee è concreto e nessuno a Trigoria si fa illusioni. Un accesso alla Conference League richiederà uno sforzo notevole, per l’Europa League servirà qualcosa di eroico. D’altronde, negli ultimi anni anche le big hanno conosciuto stagioni di “penitenza”, pagate a caro prezzo dopo gravi errori di programmazione.
Gli errori della stagione con De Rossi e Juric
Se oggi la Roma lotta ancora per qualcosa, il merito va soprattutto a Claudio Ranieri, chiamato a ricostruire su macerie evidenti. I danni erano già stati fatti con l’esonero improvviso di Daniele De Rossi – mai davvero compreso – e l’azzardo completamente sbagliato di affidarsi a Ivan Juric, scelta che si è rivelata fallimentare nel giro di poche settimane.
Un mix di errori clamorosi che hanno compromesso una stagione partita con ben altre ambizioni. Ranieri ha messo ordine, ha restituito solidità e ha ridato dignità alla Roma, ma anche lui deve fare i conti con i limiti umani e strutturali della rosa.