Due giorni di riposo concessi da Ranieri ai suoi ragazzi, da sfruttare per recuperare energie fisiche e mentali e, perché no, godersi una vittoria sull’Inter che non era facile da pronosticare alla vigilia. Una Roma finalmente coraggiosa, che non si è accontentata, soprattutto in una prima mezz’ora di gioco che ha permesso di costruire il vantaggio, con il solito problema di non chiudere le partite. Le note positive di ieri pomeriggio si sprecano: il 18° risultato utile consecutivo, un Soulé re di trasferta e sempre più decisivo, un Koné straripante ed una difesa di ferro che fa ormai impressione.
Quest’ultima è davvero un marchio di fabbrica di Ranieri, che ha dato alla squadra un equilibrio invidiabile, e perforarla risulta assai complicato. Appena 8 gol subiti nelle ultime 16 gare di campionato per la Roma, uno score da una rete ogni due partite davvero fenomenale, che nessun altro può invidiare nel nuovo anno. A San Siro è inoltre arrivato il 7° risultato per 1-0 nelle ultime 11 uscite, e come abbiamo detto prima chiudere ogni tanto un match non guasterebbe.
Se Mancini ha sempre più le sembianza di leader indiscusso della squadra, anche Evan Ndicka sta calando una stagione sopra le righe, senza mai saltare un minuto dall’inizio dell’anno (solo lui e Baschirotto tra i giocatori di movimento). L’ivoriano ha anche commentato il discusso episodio con Bisseck in area di rigore, ai microfoni di DAZN: “Per me non è mai rigore, è un 50 e 50. Anche lui è un difensore e lo sa, la marcatura a uomo si fa così a pochi metri dalla porta”. Un Fabbri all’inglese si è trovato d’accordo con lui e non l’ha sanzionato.
Anche Celik diligente
Un menzione poi, parlando sempre di difesa giallorossa, la meria Zeki Celik: il turco era uno dei giocatori maggiormente bersagliati nella prima metà di stagione, complici prestazioni oggettivamente brutte ed un ruolo da quinto che fatica a ricoprire con qualità. Ranieri lo ha reinventato braccetto di destra, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, tant’è che un Hummmels tornato protagonista del primo periodo con Sir Claudio non riesce di fatto più a vedere il campo. Una risorsa preziosa per la Roma, almeno fino alla fine dell’anno, quando il Fulham, che lo aveva cercato già a gennaio, potrebbe rifarsi avanti.
