Le imprese di Claudio Ranieri erano note a tutti, ma che potesse materializzare ciò che stiamo vedendo, pensando alla Roma della prima parte di stagione, era oggettivamente impensabile. Passo dopo passo il mago di Testaccio ha ridato un’idea di gioco semplice ma efficace, unita ad una fiducia che gli stessi giocatori dicono di aver percepito fin dagli inizi con lui. 18 risultati utili consecutivi sono qualcosa di straordinario e legittimano a sognare una Champions League difficile ma non impossibile, prima di salutarlo, con il ds Ludi che ha parlato di Fabregas, per accogliere il suo successore.
Club giallorosso che può esultare grazie a lui non solo per il fattore campo: le plusvalenze che Ranieri sta regalando sono da leccarsi i baffi, con la solita speranza però che tali giocatori possano rimanere a lungo nella capitale per costruire qualcosa di duraturo. Impossibile non partire dai due parametri zero per i quali un ringraziamento a Tiago Pinto è doveroso: arrivati gratis da Benfica ed Eintracht Francoforte, il valore di Svilar e Ndicka si aggira ora intorno ai 40 milioni, e non potrebbe essere altrimenti viste prestazioni e minutaggio (sempre in campo in Serie A come Falcone e Baschirotto).
Tanti altri però si aggiungono alla lista di giocatori che si sono apprezzati in questo periodo: emblematico un Angelino passato dai 5 milioni per riscattarlo in estate dal Lipsia ai 15-20 attuali, per quello che è ad oggi uno dei migliori esterni in Italia e in Europa. E come non parlare di Koné, che per quanto sia stata un’operazione da 20 milioni ne vale ora almeno il doppio. Giocatori sugli scudi che, inevitabilmente, attirano anche l’attenzione sul mercato, e la speranza è che Ranieri possa convincergli a sposare il progetto Roma anche senza di lui in panchina.
Soulé in rialzo, Dovbyk rimandato
Se si parla però di grandi investimenti estivi, impossibile che il focus non vada su Soulé e Dovbyk, che tra parte fissa e bonus sono costati quasi 30 milioni il primo e 36 il secondo. Quotazioni in rialzo per il talento argentino, che aveva visto crollare il proprio valore dopo una prima parte di stagione disastrosa ma che si sta rilanciando alla grande in questo 2025. Possiamo invece considerare rimandato l’ucraino: 16 gol stagionali sono sicuramente un buon bottino, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più a livello di prestazioni, soprattutto in un Europa League nel quale è stato di fatto assente. La prossima stagione per lui dovrà essere quella della consacrazione, dopo un primo anno di adattamento.