La Roma ha vissuto un’estate di grandi cambiamenti, con una significativa rivoluzione della rosa. L’allentamento delle restrizioni del fair play finanziario da parte della UEFA ha permesso alla proprietà, guidata dalla famiglia Friedkin, di operare una serie di investimenti significativi per trasformare la squadra. Questo ha portato all’arrivo di 12 nuovi giocatori e alla partenza di 14, segnando un netto cambio di direzione rispetto alle precedenti stagioni.
Tra le estati del 2022 e del 2023, la Roma aveva speso solo 20 milioni di euro per l’acquisto di nuovi giocatori. Quest’anno, però, la spesa è salita a oltre 110 milioni di euro, un chiaro segnale della volontà della società di costruire una squadra competitiva per l’immediato futuro. Parallelamente, c’è stato un significativo taglio del monte ingaggi, con una riduzione di circa 35 milioni di euro, e sono state generate entrate per 47 milioni di euro grazie alle cessioni.
Come riportato dal Corriere dello Sport, l’obiettivo della famiglia Friedkin è quello di raggiungere l’equilibrio economico entro dicembre 2026, rispettando il tetto di -60 milioni di perdite annuali imposto dalla UEFA, e, soprattutto, di riportare la Roma in Champions League.
Rosa ringiovanita
Uno degli obiettivi principali di questa campagna di mercato è stato il ringiovanimento della rosa, senza però sacrificare la competitività. L’età media della rosa è stata abbassata di 1,5 anni, adesso toccherà a De Rossi valorizzare le risorse a disposizione, dopo una partenza lenta in campionato.
1 miliardo di investimenti
Con quest’ultima sessione di mercato, i Friedkin hanno superato il miliardo di euro di investimenti complessivi nella Roma. Nonostante gli errori commessi nei primi anni, la situazione economica e sportiva del club appare ora più solida rispetto a quando la proprietà americana ha preso il controllo. Questo dimostra la volontà dei Friedkin di continuare a investire e costruire un progetto duraturo per la Roma, smentendo così le voci di un possibile disimpegno dal club.