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Testata Giornalistica Aut. Trib. Roma n° 198/18 del 06/12/2018
Direttore Responsabile: Emanuele De Scisciolo
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Come nel film con De Niro e Snipes, anche per Dovbyk il numero può fare la differenza: la 9 è più di una maglia, è identità, riscatto, sfida
La nuova Roma prende forma lontano dai riflettori: tra trattative silenziose, scelte ponderate e una direzione sportiva finalmente coerente. Il metodo Massara si fa sentire, mentre Gasperini attende risposte concrete in vista del ritiro. È la fine delle illusioni e l’inizio della costruzione.
Massara accelera per consegnare a Gasperini una Roma più solida, intensa e funzionale già entro il primo giorno di ritiro. Wesley, El Aynaoui o Rios per il centrocampo e Ferguson in attacco: tre nomi, tre ruoli chiave, tre incastri da completare in poche ore. Il tempo delle valutazioni è finito, ora servono fatti e uomini. Perché una grande stagione inizia…
Dal 13 luglio parte ufficialmente l’era Gasperini: venti giorni di tripli allenamenti a Trigoria, poi il ritiro in Inghilterra. Quattro test internazionali e una preparazione feroce per dare alla Roma un’identità chiara e duratura.
Le dichiarazioni d’amore al Boca si sprecano, ma l’accordo con la Roma ancora non c’è. Paredes è (ancora) un calciatore giallorosso, nonostante gli addii già annunciati. Ma certe uscite pubbliche, da chi ha esperienza, ci aspettavamo fossero gestite meglio.
Dal colpo Abraham in uscita al no alla svendita di titolari: Massara chiude il primo tempo tra cessioni e plusvalenze. Ora tocca costruire la vera Roma di Gasperini, tra intuizioni, coraggio e quel tocco sabatiniano che a Trigoria non è mai passato di moda.
Dopo settimane dedicate alle cessioni, la Roma apre la fase più delicata: quella della costruzione. Gasperini ha chiesto cinque rinforzi, due già per il raduno. Massara e il club ora devono rispondere, perché stavolta non ci sono più alibi. Bisogna farla davvero, questa Roma.
Per anni la squadra giallorossa ha oscillato tra soluzioni tattiche imposte dai giocatori e adattamenti forzati. Ora, con l’arrivo di Gasperini, il club abbraccia una direzione chiara e irreversibile: niente più compromessi, si riparte da un’identità forte, definita e compatibile.
Nel giorno in cui Roma celebra i suoi santi patroni, la vera consacrazione arriva a Trigoria: Gian Piero Gasperini e Frederic Massara ricevono le chiavi del futuro giallorosso. Un progetto triennale, voluto e garantito da Claudio Ranieri, per riscrivere la storia con metodo, identità e ambizione.
Tra fiducia reciproca e strategie condivise, prende forma la nuova Roma: Gasperini detta la rotta, Massara lavora nell’ombra, Ranieri osserva. Obiettivo: costruire un’identità forte e una squadra stabile ai vertici entro tre anni. Il tempo stringe, ma le idee ci sono.
Massara è tornato a Trigoria e ha già un compito chiaro: chiudere il bilancio in equilibrio senza toccare i pilastri. Ndicka resta il caso più delicato, ma le vere manovre sono su Angeliño e Paredes. Dopo il 30 giugno, spazio ai colpi in entrata: De Cuyper il primo obiettivo.
Abraham e Dovbyk: tra dubbi e speranze, la Roma si affida a Gasperini per rivitalizzare il reparto offensivo
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