Si può dire con estrema certezza che la stagione della Roma sia stata una vera e propria giostra di emozioni, con due fasi ben specifiche. La prima ha visto i giallorossi faticare fino a novembre, tra risultati negativi e prestazioni al di sotto delle aspettative. La seconda, invece, è iniziata a novembre ed ha avuto il dolce sapore della rimonta. Il merito va attribuito ad un signore del calcio, ad un uomo che è stato in grado di portare in un porto sicuro una nave destinata ad affondare. Stiamo parlando di Claudio Ranieri, tornato sotto l’ombra del Colosseo per rimpiazzare Ivan Juric.
Dopo un periodo di lavoro iniziale, il coach di Testaccio ha trovato la giusta quadra, mettendo ogni elemento al suo posto. Il vero segreto della rimonta dei capitolini, ora a soli due punti dalla Champions League, è senza ombra di dubbio la solidità difensiva. Nelle ultime 18 uscite di campionato, infatti, la Roma ha subito solo 9 gol. Numeri impressionanti, che danno l’idea di quanto la Lupa abbia lavorato di fino sulla compattezza e l’equilibrio in campo.
Roma, le mosse di Ranieri
Se è vero che si difende di squadra, è altrettanto lecito dire che Ranieri ha puntellato il pacchetto arretrato, trovando un equilibrio con alcune semplici mosse. Si parte dal nuovo ruolo di Zeki Celik, passato dall’essere un anonimo quinto di centrocampo ad un braccetto di destra di alto profilo. Il turco ha annullato clienti del calibro di Mattia Zaccagni e Federico Dimarco, dimostrando di essere difficile da saltare nell’uno contro uno. Gianluca Mancini è riuscito a compiere il definitivo salto di qualità da perno centrale, da leader di un intero reparto. E poi c’è Evan N’Dicka da braccetto di sinistra, il giocatore più impiegato dell’intera rosa. La Roma alza il muro e punta ora alla Champions League.