La lunga attesa potrebbe finalmente terminare. Dopo mesi di lavoro sotterraneo e confronti istituzionali, la Roma è pronta a consegnare il progetto definitivo per il nuovo stadio di proprietà. La sede è nota da tempo – Pietralata, quartiere nella periferia Est della Capitale – ma ora è il momento dei fatti. Come riporta il Corriere dello Sport, questi potrebbero arrivare già nei prossimi giorni, dopo lo slittamento dovuto al lutto mondiale per la scomparsa del Papa, che ha congelato l’agenda istituzionale.
Il sindaco Gualtieri, forte sostenitore dell’iniziativa, aveva ipotizzato la data simbolica del 21 aprile, giorno del Natale di Roma, ma il ritardo non è stato fatale. A quanto filtra, l’appoggio politico è saldo, anche se il percorso burocratico sarà ancora lungo e complesso.
I prossimi passi
Alla guida del dialogo con le istituzioni ci sono due figure chiave: l’avvocato Lorenzo Vitali e la dottoressa Lucia Bernabé, emissari del club che hanno illustrato pubblicamente i contorni di un progetto che rispetta la tradizione della Roma e valorizza la Curva Sud, mantenendo una capienza simile a quella dell’Olimpico, quasi sempre esaurito.
L’iter previsto prevede: la presentazione del dossier al Campidoglio, il passaggio in Assemblea Capitolina, a successiva Conferenza dei Servizi in Regione e infine la firma della convenzione urbanistica, l’atto formale tra pubblico e privato che dà via libera all’apertura dei cantieri.
Obiettivo 2028
Il sogno di inaugurare lo stadio nel 2027, anno del centenario del club, è ormai sfumato. Ma dalle sedi operative di Trigoria e Houston la fiducia rimane alta: l’obiettivo dichiarato è giocare la prima partita nel nuovo impianto nel 2028.
Dopo il naufragio del progetto Tor di Valle, questo tentativo – pur con ritardi – appare più solido, soprattutto perché supportato apertamente dalla giunta capitolina. Tuttavia, la prudenza è d’obbligo: le tappe da superare sono ancora molte e la storia della Roma insegna che solo i fatti contano.