Due meritati giorni di riposto per i ragazzi di Ranieri prima di tornare ieri in campo a Trigoria, per una Roma che non può permettersi di adagiarsi sugli allora di un 2025 spaziale, fatto di 19 risultati utili consecutivi e tanta voglia di tornare a fare la voce grossa, in una stagione in cui si parlava di salvezza a metà del percorso. All’orizzonte l’Atalanta, l’ennesimo test di ferro per una squadra che ora però non ha paura di niente e nessuno, a prescindere da avversario, modulo ed interpreti della partita. L’allenamento di ieri ha dato qualche indicazione sulle condizioni della squadra in vista di Bergamo.
L’unico vero indisponibile sarà un Dybala che rivedremo solo nella prossima stagione, ma che continua a dare il suo apporto alla squadra da leader nello spogliatoio. Pienamente recuperato Nelsson, anche se la sua presenza in campo da qui a fine stagione risulta al quanto proibitiva, avendo davanti anche Mats Hummels che spera in qualche minuto, in queste ultime tre partite, per congedarsi dalla Roma e dal gioco del calcio come si deve. Chi invece spera di tornare protagonista dal 1′ è un Leandro Paredes accantonato nell’ultimo periodo.
Tante voci su un possibile non utilizzo legato ai bonus presenze da corrispondere al PSG, ma trattasi in realtà di pura scelta tecnica di Ranieri, che nelle ultime 6 lo ha costretto a 4 panchine e soli 64′ nelle altre 2 (con Lazio e Juventus). La realtà è che la squadra gira anche senza di lui, cosa che non sembrava possibile fino a poco tempo fa, ma l’argentino reclama spazio. Contro l’Atalanta prova ad insidiare Cristante, se non altro per un motivo: Bryan e Mancini hanno svolto ieri un lavoro differenziato per gestire le forze, ma entrambi saranno disponibili lunedì sera a Bergamo.
L’11 attuale dà garanzie a Ranieri
Qualità e status quo di Paredes non si discutono, e il suo eventuale utilizzo non desterebbe certo preoccupazione nei cuori del popolo giallorosso, ma l’11 che Ranieri ha schierato contro Inter e Fiorentina ha dato determinate garanzie, difficilmente scalfibili in questo momento. Davanti ad uno Svilar col rinnovo in ballo, Il terzetto Celik-Mancini-N’Dicka è intoccabile, così come Angelino ed uno Soulé sorprendente a tutta fascia. Cristante e Koné una diga impenetrabile davanti alla difesa, ed anche Pellegrini ha dato qualche timido segnale di risveglio. Coppia Dovbyk-Shomurodov ben assortita e pronta ad essere riproposta anche contro l’Atalanta.