Marelli contradditorio, quel diverbio con Conte dopo Inter-Napoli: “Il VAR non può intervenire”

Un Luca Marelli sempre più confuso e contradditorio nelle sue spiegazioni: nel diverbio con Conte dopo Inter-Napoli disse che il VAR non poteva intervenire in episodi come quello, ma a quanto pare con la Roma il discorso è diverso

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Tanti i temi uscenti da Atalanta-Roma destinati a far discutere nel tempo, e non solo legati agli stretti risultati di campo. Da questo punto di vista la realtà mostra che per i giallorossi si fa ora veramente dura la Champions League, con un punto da recuperare su Juventus e Lazio, a due giornate dalla fine, ed un calendario di certo non favorevole. Il match di Bergamo però porta con se notevoli strascichi, sia per quanto riguarda un Gasperini che i tifosi non vogliono nella capitale per il post Ranieri, sia per quel rigore tolto, per il contatto Pasalic-Koné, che getta nuove ombre sulle modalità di utilizzo del VAR.

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C’è chi però si è apertamente schierato dalla parte di Sozza. Luca Marelli, anch’esso ex fischietto ed ora opinionista per Dazn, si è trovato d’accordo con la decisione di Abisso di richiamare il direttore di gara al monitor, ma le sue parole furono ben diverse dopo il rigore concesso all’Inter nella sfida contro il Napoli: “Il VAR in questi casi non può intervenire, Mariani l’ha valutato nella sua interezza. In verità però il calcio di rigore è molto leggero, non c’è niente più di una gamba esterna sul polpaccio di Dumfries. Credo che Mariani sia stato preso in contropiede dalla velocità e abbia valutato il fallo”.

Penalty che verrà poi sbagliato da Calhanoglu, ma ciò non basterà a placare la rabbia di un Conte che esprimerà concetti affiancabili a quelli di Ranieri: “Scusate, ma che significa che il VAR non può intervenire se c’è un errore? Che significa? Quando gli conviene intervengono, quando non gli conviene non intervengono? Fatemi capire. Una decisione dell’arbitro può cambiare una partita. Se c’è un errore il VAR deve intervenire, punto e basta”. Il punto è sempre quello, non c’è uniformità di giudizio.

Marelli poco chiaro sul contatto Pasalic-Koné

Parole che fanno quasi ridere rispetto a ciò che ha invece affermato ieri sera con riguardo al contatto Pasalic-Koné, dove è riuscito in parte a contraddirsi anche nel suo stesso discorso: “Anche prima che venisse richiamato Sozza avevo detto che ci sarebbe stata OFR. Se vediamo le immagini a velocità reale sembra che ci sia contatto, la realtà è che non c’è“. Un qualcosa di non vero che viene giustamente sottolineato da Ranieri, ma qualche minuto più tardi ecco che Marelli aggiusta il tiro.

Il contatto c’è, non è ginocchio contro ginocchio, al massimo sono le due cosce che si sfiorano. È un contatto molto cercato, Pasalic pianta il piede a terra e dopo non c’è altro movimento vero Koné. Questo rigore non poteva non essere revocato. Ci saranno polemiche, abbiamo visto dei contatti molto leggeri confermati, ma come vedete è minimo, il calcio di rigore deve essere assegnato per falli che ci sono realmente. Questo è uno sfregamento coscia/coscia, non può essere considerata un’infrazione. Molto spesso siamo 50/50, in questo caso sono stato netto perché conoscendo i precedenti questo non è un calcio di rigore che può essere confermato. L’errore principale qui è di Sozza, ha valutato male un contatto davvero molto leggero. Se non avesse fischiato non ci sarebbero stati problemi”.

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