Tutta Roma rimane estremamente concentrata sul campo, per gli ultimi due appuntamenti che potrebbero coronare una rimonta stratosferica o lasciare l’amaro in bocca per una prima parte di stagione gettata alle ortiche. All’Olimpico arriva il Milan, una sfida da vincere a tutti i costi, sperando in passi falsi di Lazio e Juventus, e da affrontare senza Dovbyk, che ha dato oggi forfait per un problema muscolare dell’ultimo minuto. Chi farà il tifo per i giallorossi sarà anche Fabio Simplicio, un giocatore che per questa maglia ha lottato tante volte su quel prato verde.
Intervistato da Sportweek, il brasiliano ha parlato della sua esperienza con la Magica e di due ex compagni di squadra come Totti e De Rossi: “Quanto mi manca Roma, ternerò presto. Anche solo per mangiare. Eravamo un gruppo straordinario, allenato da un signore di calcio come Ranieri. In spogliatoio era una festa continua, sempre a ridere e scherzare. Avevamo anche tanti campioni. Totti e De Rossi erano due brasiliani nati per sbaglio nella capitale. Daniele poi aveva l’animo carioca, ho anche provato a portarlo in Brasile come allenatore, c’è stata la possibilità. Lui mi aveva dato la sua disponibilità e ne stavamo parlando, chissà se se in futuro succederà”.
Grande rapporto col suo ex allenatore Ranieri, del quale racconta un aneddoto: “Le racconto questa. Una volta dopo una festa di carnevale io e molti compagni ci siamo presentati al campo in condizioni pietose. Lui ci prese da parte e disse ‘Brasiliani cosa avete combinato ieri?’. Davvero non ne prendevamo una, è stato un inferno, eravamo ancora ubriachi dalla sera prima”. Poi un augurio per il finale di stagione: “Spero che il Parma si salvi e che la Roma raggiunga la Champions“.
Fabio con l’Italia nel cuore
Brasiliano nell’anima ma calcisticamente completo Simplicio, un calciatore che non aveva solo un ottima tecnica ma anche corsa e fisico che nel nostro campionato servivano e servono ancor di più tutt’ora. L’Italia nel cuore di Fabio da sempre, l’unico paese europeo in cui ha giocato, oltre alle esperienze nel San Paolo agli inizi ed in Giappone alla fine con Cerezo Osaka e Vissel Kobe. Roma e Parma due porti felici, maglie con le quali ha giocato rispettivamente 57 (9+3 gol e assist) e 83 partite (15+3), ma è a Palermo che ha dato la maggior parte di se, con ben 145 presenze condite da 24 reti e 24 assist.