Le giornate a Trigoria si fanno sempre più intense, e non solo per l’attesa ufficialità del nuovo corso targato Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha passato la giornata nel quartier generale della Roma, incontrando i volti chiave della dirigenza e visionando da vicino la struttura del Fulvio Bernardini. Ma c’è un altro tema che tiene in allerta tutto l’ambiente romanista: il rinnovo di Mile Svilar.
Il portiere serbo, protagonista assoluto del finale di stagione giallorosso, è diventato oggetto di una vera e propria battaglia popolare. I tifosi hanno infatti voluto far sentire la propria voce con uno striscione emblematico esposto nei pressi del Colosseo: “Invece di regalare ingaggi e commissioni, rinnovate i talenti, blindate i campioni. Mile Svilar non si tocca”.
Il punto sul rinnovo
Secondo quanto riportato da La Repubblica, ieri a Trigoria si è tenuto un incontro tra il portiere, il suo entourage e la dirigenza, in un clima definito di “distensione” dopo i malumori emersi negli ultimi giorni. Il nodo resta di natura economica: l’ultima offerta della Roma, risalente a circa tre mesi fa, si aggira intorno a 1,8 milioni di euro più bonus. La richiesta dell’entourage è decisamente più alta: 3,6 milioni netti l’anno, con un contratto di 5 anni + 3 opzionali, senza clausole e senza commissioni.
La Gazzetta dello Sport riporta che la società si sarebbe spinta a offrire 2 milioni netti, ma al momento la distanza tra le parti è ancora marcata.
Big alla finestra
Il talento di Svilar non è passato inosservato in Europa. Secondo Il Messaggero, Manchester United, Bayern Monaco e Milan avrebbero chiesto informazioni, pronti ad approfittare di eventuali stalli nella trattativa. A raffreddare gli animi ci ha pensato Claudio Ranieri. L’ex tecnico ha avuto un ruolo fondamentale nel rassicurare il portiere e ricompattare le parti, evitando che la situazione potesse degenerare ulteriormente.