Dalle 16.47 di ieri la Roma ha un nuovo allenatore: Gian Piero Gasperini. È arrivata l’ufficialità che ha messo fine a settimane di trattative e corteggiamenti, grazie alla risoluzione consensuale tra il tecnico piemontese e l’Atalanta, formalizzata poche ore prima dal club bergamasco (che ha già scelto Ivan Juric come successore). Un passaggio decisivo che ha permesso al club giallorosso di annunciare pubblicamente l’inizio del nuovo corso.
Lo ha fatto in pieno stile Friedkin, con un video curato nei dettagli e un messaggio nascosto tra le immagini più iconiche della città. Le iniziali dei luoghi mostrati – Gianicolo, Altare della Patria, San Pietro e Pantheon – compongono la parola “GASP”, omaggio al soprannome del nuovo allenatore. Una scelta che ha voluto anche scherzare sull’equivoco virale di qualche giorno fa, quando un altro video del gruppo Friedkin aveva fatto sognare i tifosi con l’ipotesi (irrealistica) dell’arrivo di Klopp.
Stimoli
Gasperini, che ha firmato un contratto triennale da 4,5 milioni netti a stagione più bonus, è pronto a iniziare ufficialmente la sua avventura nella Capitale. Dopo nove anni memorabili con l’Atalanta, coronati dalla vittoria dell’Europa League, ha scelto la Roma per rimettersi in gioco e dare una nuova scossa alla propria carriera. I nuovi stimoli, il progetto ambizioso e la centralità nel disegno tecnico del club hanno convinto Gasp ad accettare l’incarico.
Staff e preparatori
Con lui, come da tradizione, arriverà anche lo zoccolo duro del suo staff: il vice Tullio Gritti, i preparatori atletici Domenico Borelli e Gabriele Boccolini, e il collaboratore tecnico Mauro Fumagalli. Si tratta dello stesso team che ha accompagnato Gasperini nella straordinaria cavalcata europea con l’Atalanta: un segnale chiaro della volontà di ripartire con certezze e continuità.
A Trigoria, quindi, è ufficialmente cominciata l’era Gasperini. Ora il focus si sposta sulla preparazione estiva, sul ritiro e sulle prime mosse di mercato, con la volontà di costruire una squadra capace di interpretare il calcio dinamico e verticale del nuovo allenatore. I tifosi, intanto, sognano un’altra favola.