Ancora freschissimo il terremoto abbattutosi sulla FIGC ieri pomeriggio, che ha visto l’allontanamento di Luciano Spalletti dal ruolo di ct della Nazionale. Un qualcosa di clamoroso anche per tempistiche, arrivato prima della sfida di oggi contro la Moldova, dopo Gravina dovrà scegliere a chi affidare il compito di evitare l’ennesima catastrofe sportiva azzurra, per una qualificazione al prossimo Mondiale ora in bilico. Pioli rimane un serio candidato, ma è ormai chiaro a tutti come Ranieri sia la scelta numero uno per prendere in mano l’Italia.
Ciò che Sir Claudio ha fatto alla guida della Roma è sotto gli occhi di tutti, l’ennesima impresa della sua carriera che certifica quella sua incredibile dote di riparatore di ambienti allo sbando, quell’uomo che sa quali corde toccare dal punto di vista psicologico per ridare grinta, credibilità e onore a chi queste caratteristiche le ha totalmente dimenticate. Ieri una telefonata di un’ora tra Gravina e il 73enne di Testaccio, oltre ad un contatto con i Friedkin per avere il permesso di poter trattare, e delle novità ci sono.
L’intenzione di Ranieri era e rimane quella di rispettare il proprio impegno con la Roma, cosa alla quale non verrà meno, ma stando a Sportitalia la FICG sarebbe disposta a garantirgli il doppio ruolo di ct dell’Italia e consulente dei giallorossi, pur di portarlo sulla panchina degli Azzurri. Uno scenario che cambia indubbiamente i ragionamenti di Sir Claudio, che deve ora decidere con la famiglia se gettarsi in questa nuova assurda impresa. Gravina attende oggi una risposta definitiva, sperando di mettere una pezza a questo ennesimo momento nero della nostra Nazionale.
Ranieri tentato, Pioli l’alternativa
Indubbiamente diversa la situazione rispetto a ieri, proprio perché la Federazione non ha intenzione di strappare Ranieri alla Roma, sapendo quanto è importante per lui il compito che si è assunto con il suo club del cuore. La tentazione di dire sì all’Italia è forte, e come non potrebbe, per un tecnico che non aveva mai nascosto in passato il sogno di guidare la Nazionale azzurra. Da capire se in lui ci saranno le forse fisiche e mentali per sopportare aspettative e speranze di un intero paese, demoralizzato dalla recente storia della squadra. L’alternativa rimane Pioli, che ha messo in stand-by la trattativa con la Fiorentina per vedere cosa succede.