Roma, al MAXXI la mostra “Stadi. Architettura e mito”: un viaggio tra sport, arte e società

Al MAXXI di Roma la grande mostra "Stadi. Architettura e mito": storia, architettura e passione collettiva in un viaggio tra sport e cultura

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
5 min di lettura

Non è solo un luogo dove si gioca a calcio. Lo stadio, oggi, è molto di più: un’icona della città, uno specchio della società, un’architettura che racconta passioni e identità collettive. A Roma, dal 30 maggio al 26 ottobre 2025, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo dedica per la prima volta una grande mostra a questa affascinante tipologia architettonica: “Stadi. Architettura e mito.”

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Attraverso un ricco percorso espositivo, il museo accompagna il pubblico alla scoperta della storia, dell’evoluzione e del significato culturale degli stadi, dalle origini antiche fino alle più moderne architetture del nostro tempo. Una narrazione che intreccia sport, urbanistica, arte e società, offrendo un punto di vista nuovo su queste monumentali strutture che fanno parte dell’immaginario collettivo di intere generazioni.

Un viaggio tra architettura, storia e passione collettiva

La mostra, curata da Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri, e promossa dal Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo del MAXXI, diretto da Lorenza Baroncelli, propone un’interpretazione ampia e trasversale dello stadio: non solo luogo sportivo, ma teatro della vita urbana.

Come spiega Emanuela Bruni, presidente della Fondazione MAXXI:

Occuparsi di stadi oggi non significa solo esplorare il legame tra sport e architettura, ma riflettere su trasformazioni sociali, innovazioni artistiche e dinamiche culturali. Gli stadi raccontano la città, i suoi cambiamenti, i suoi sogni.

Dal Panathinaiko di Atene all’Allianz Arena: secoli di storia

Il percorso espositivo guida il visitatore attraverso un vero e proprio viaggio nel tempo: si parte dagli antichi stadi greci, come il Panathinaiko di Atene, e dal Colosseo romano – vere e proprie arene pubbliche – fino ad arrivare ai più iconici impianti contemporanei, come l’Allianz Arena di Monaco progettata da Herzog & de Meuron.

In mostra, modelli, disegni, fotografie e video raccontano la metamorfosi degli stadi: da semplici spazi per la competizione sportiva a luoghi multifunzionali capaci di ospitare concerti, eventi religiosi, spettacoli e momenti di forte impatto sociale.

Gli stadi italiani: simboli di città e immaginari

Ampio spazio è dedicato agli stadi italiani, dalle grandi icone come San Siro a Milano, lo Stadio Olimpico di Roma e il San Paolo – Diego Armando Maradona di Napoli, fino alle architetture più recenti e alle tante realtà di provincia, che raccontano un’Italia calcistica popolare e autentica.

Non mancano riferimenti agli eventi storici che hanno segnato queste arene: dalla prima radiocronaca sportiva italiana nel 1928, ai memorabili concerti, fino alle immagini di Italia ’90 – un’epoca che ha lasciato un segno profondo nella cultura sportiva e architettonica del nostro Paese.

Arte, design e visioni future

Accanto ai grandi nomi dell’architettura, la mostra presenta anche il contributo dell’arte contemporanea: opere di Tato, Luigi Ghirri, Henri Cartier-Bresson, Olivo Barbieri, video installazioni come San Siro (The roots of violence) di Yuri Ancarani, e fotografie evocative che restituiscono la ritualità della folla e l’emozione che ogni stadio porta con sé.

Lo sguardo si apre poi verso il futuro: i progetti di nuova generazione mettono al centro il pubblico e l’esperienza del tifoso, con soluzioni innovative – tetti e campi retrattili, impianti a basso impatto ambientale, spazi multifunzionali – che trasformano lo stadio in un luogo vivo tutto l’anno.

Eventi e incontri per raccontare il mito degli stadi

La mostra è arricchita da un fitto programma di eventi: incontri con architetti, storici e protagonisti del mondo sportivo (tra cui Vincent Candela e Pierluigi Collina), proiezioni di film a tema come Crazy for Football di Volfango De Biasi o Il Campione di Leonardo D’Agostini, e lezioni d’autore che esploreranno la storia e il futuro degli stadi.

“Stadi. Architettura e mito” è più di una mostra: è un invito a riflettere sul ruolo che queste strutture svolgono nelle nostre città e nelle nostre vite. Perché ogni stadio, in fondo, non è solo cemento e acciaio, ma un grande racconto collettivo fatto di passione, memoria e futuro.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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