Tanto da fare in agenda per la Roma, che dopo aver definito con esattezza la guida sportiva del club, con il trio Massara-Ranieri-Gasperini a gestire le operazioni, si tuffa in particolare in un mercato che non sarà semplice. Da de Cuyper a Lucumì la difesa è particolarmente attenzionata, ma molto passerà dalle cessioni da qui al 30 giugno, e l’obiettivo è consegnare ad un allenatore forte e preparato una squadra nelle sue corde, che possa puntare a fatti a quel benedetto obiettivo Champions League che manca da troppo tempo.
Sicuro che il Gasp possa fare un buon lavoro è l’ex selezionatore dell’Italia U21, ora ct della Lettonia, Paolo Nicolato, che ha parlato così a Tele Radio Stereo: “Posso dare per certo che Gasperini è un ottimo allenatore, è scontato dirlo. Ha dimostrato nel tempo quello che sa fare e per tutti noi è stato una fonte di conoscenze, novità e riflessioni. Credo che sia una bella prova per lui e per tutto l’ambiente Roma. Sarà molto interessante, la vedo come una sfida e credo che lui abbia accettato per questo motivo. Sa che non è una cosa facile, ma sicuramente è molto motivante”.
Lo stesso Gasperini ha spiegato in conferenza stampa quali siano stati i motivi che l’hanno spinto ad accettare la Roma, a fronte anche dell’interessamento della Juventus, e Nicolato ha ribadito questi concetti: “Il nostro lavoro ha sempre bisogno di stimoli, le motivazioni sono molto importanti. Mi permetto di interpretare il suo comportamento dicendo che penso abbia avuto la sensazione di aver fatto tutto quello che si poteva, e forse anche di più, all’Atalanta; aveva bisogno di una nuova sfida“.
Gasp ha scelto Roma
Un qualcosa che in effetti non merita di passare in sordina. Il Gasp ha scelto Roma, e lo ha fatto di fronte ad una duplice possibilità: da un lato quella di proseguire all’Atalanta, una squadra che sta in Champions League, che conosce a menadito e che costituiva una comfort zone difficile da abbandonare, e dall’altro quella di andare in una Juventus dove aveva iniziato a lavorare da allenatore e anch’essa nella massima competizione europea. Un segnale che si spera possa arrivare anche ai giocatori che sono in rosa e che potrebbero arrivarci, di come ci sia un organigramma forte che crede fermamente nel progetto giallorosso.