La Roma ha un orologio puntato addosso. Il 30 giugno incombe e con esso la necessità di chiudere il bilancio rispettando i vincoli del Fair Play Finanziario. Per la nuova dirigenza il primo obiettivo non è comprare, ma cedere: servono almeno 10 milioni di euro in plusvalenze da iscrivere entro domenica prossima, come riporta il Corriere dello Sport.
Shomurodov in partenza
Ghisolfi ci aveva provato con Angelino, trovando un’intesa da 25 milioni con l’Al Hilal che però non si è mai concretizzata. Una cifra che oggi sarebbe stata benedetta, anche solo per respirare. Tocca a Massara, adesso, fare in fretta e in silenzio. Il primo nome su cui si lavora è quello di Eldor Shomurodov. Reduce da una stagione di riscatto, con 4 gol e 4 assist da riserva di lusso, l’uzbeko ha riacceso l’interesse del mercato francese: il Rennes è la squadra più avanti, ma la trattativa non è ancora chiusa. La Roma parte da una valutazione di 10 milioni, ma potrebbe accettarne anche 7-8, pur sapendo che non si tratterebbe comunque di una vera plusvalenza.
Nemmeno i 6,5 milioni già garantiti dall’Inter per il riscatto di Zalewski bastano a far quadrare il conto. Ecco perché da qui a domenica il focus sarà soltanto uno: vendere. Il mercato è aperto, e ogni giocatore che non rientra nel cuore del progetto di Gasperini è teoricamente sacrificabile. Non si tratta di una svendita, ma di una selezione necessaria.
Mercato aperto
Paredes è vicino al ritorno al Boca Juniors: i 3,5 milioni della clausola rescissoria non bastano a risolvere il problema in sé, ma garantiscono un risparmio netto sul monte ingaggi della prossima stagione. Lo stesso vale per Saud Abdulhamid, che potrebbe partire in prestito direzione Tolosa, mentre tra i rientri dai prestiti la situazione è ancora tutta in divenire.
Marash Kumbulla, protagonista di una stagione convincente all’Espanyol, ha mercato e sarà ceduto. Più complicato il discorso per Hermoso, che vorrebbe rientrare in Bundesliga o nella Liga. In attacco, invece, la posizione di Tammy Abraham è una delle più spinose. Con l’addio di Shomurodov, resterebbe lui come unica alternativa offensiva a Dovbyk. Ma lo stipendio monstre – circa sei milioni netti – lo inserisce nella lista dei cedibili.