Roma e tranquillità sono da sempre due concetti che vanno poco d’accordo, e dopo un finale di stagione al cardiopalma questo giugno sta regalando giornate più intense che mai. Dall’insediamento del triumvirato composto da Gasperini, Massara e Ranieri si è passati ad un calciomercato al momento incentrato su un discorso cessioni che catalizza l’attenzione, con il futuro di N’Dicka in bilico proprio per garantire il rispetto dei paletti UEFA entro il 30 giugno. Ci sono però anche aspetti positivi, e questi giungono da un Paulo Dybala che sembra avere più che mai il giallorosso in testa.
Il punto odierno lo fa la Gazzetta dello Sport, partendo da una condizione atletica che migliora di giorno in giorno: dalle spiagge di Miami fino ai campi di football degli Hurricanes, la Joya sta spingendo al massimo per recuperare dall’intervento post infortunio al tendine semitendinoso sinistro, con allenamenti intensi e mirati sotto la supervisione dei preparatori atletici Giorgio Bertolone e Javier Arozarena. L’obiettivo? Essere al top fra circa un mese, quando inizierà la seconda parte del ritiro estivo di avvicinamento al prossimo campionato.
Una tabella di marcia ben definita per portare Dybala ad essere a disposizione di Gasperini per l’inizio della stagione, un allenatore che ha già avuto quando muoveva i primi passi in Italia, con la maglia del Palermo, e chi ritroverà ora decisamente più maturo. La voglia di Roma della Joya si riflette poi nella questione rinnovo, un nodo al quale i giallorossi sono obbligati a mettere mano in tempi non troppo lunghi: l’intenzione di proseguire insieme è comune, con l’argentino pronto a spalmare l’ingente ingaggio che percepisce.
Tutto per la Roma per poi tornare in patria
Dal rinnovo automatico infatti lo stipendio dell’ex Juventus è salito a 8 milioni all’anno, una cifra difficile da sopportare per i giallorossi anche se solo per una stagione (scadenza nel 2026). Massara e Dybala si siederanno a tavolino tra l’inizio della nuova stagione e la fine del mercato, proprio per cercare un accordo che possa prolungare la sua permanenza nella capitale per altri 2 o 3 anni a cifre più ragionevoli. Dare tutto per la Roma per poi tornare in patria, un qualcosa che quasi tutti gli argentini desiderano, magari in quel Istituto Atletico Central Cordoba dove tutto era iniziato.