Calciomercato Roma, corsa contro il tempo: servono 13 milioni entro 48 ore, sacrificati Angelino o Ndicka?

La Roma ha bisogno di 13 milioni entro 48 ore per rientrare nei parametri UEFA. In uscita Angelino o Ndicka: Massara valuta, Gasperini aspetta. Il club punta a evitare sanzioni e liberare spazio per i nuovi innesti.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
3 min di lettura

La Roma è entrata in modalità urgenza. Mancano meno di due giorni alla fine del mese e in Viale Tolstoj lo sanno bene: entro il 30 giugno devono entrare almeno 13 milioni di euro per rispettare i parametri UEFA e non rischiare ulteriori sanzioni. La questione non è tecnica, ma contabile. E in un equilibrio già precario, potrebbe portare a scelte dolorose ma necessarie.

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Roma, caccia al tesoretto: due i nomi sacrificabili

Dopo aver chiuso alcune cessioni minori e risparmiato sugli ingaggi – grazie ai saluti già ufficiali di Hummels e Paredes, oltre alla rimodulazione del contratto di El Shaarawy – resta da colmare un buco da 13 milioni di euro netti.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, i due nomi sul tavolo per garantire l’incasso necessario sono quelli di Angelino e Ndicka. L’ivoriano, arrivato a parametro zero dall’Eintracht nel 2022, rappresenterebbe una plusvalenza totale in caso di cessione. Non a caso, Massara lo valuta 35 milioni di euro, cifra importante ma non irrealistica, visto che Ndicka ha mercato – soprattutto in Premier League, con il Manchester United in osservazione.

Il problema, però, è tecnico. Ndicka è considerato titolare inamovibile da Gian Piero Gasperini, e privarsene ora significherebbe aprire un vuoto in un reparto già sotto osservazione. L’ex Eintracht ha già detto no al Marsiglia, e resta scettico anche sul Galatasaray, in attesa di offerte più prestigiose.

Angelino, la cessione più probabile

Più plausibile, almeno in termini di equilibrio tattico, appare la cessione di Angelino, anche lui appetito dall’estero. In particolare è l’Al-Nassr, club saudita alla ricerca di esterni esperti, ad aver sondato il terreno nelle ultime settimane.

L’esterno spagnolo ha avuto un rendimento positivo, ma è meno centrale nei piani del nuovo allenatore e potrebbe essere sacrificato senza compromettere troppo l’impianto generale. Una sua cessione, oltre a portare liquidità immediata, consentirebbe anche un risparmio a bilancio in termini di stipendio.

Il limite UEFA e l’obiettivo (non solo) contabile

Il club giallorosso è chiamato a rientrare sotto la soglia dei 60 milioni di debito aggregato, come previsto dagli accordi firmati con l’UEFA. Uno sforamento è tollerabile, ma potrebbe comportare sanzioni o limitazioni nei tesseramenti, uno scenario che il management vuole assolutamente evitare.

L’ottimismo resta. Il piano di rientro è già in fase avanzata e la dirigenza conta di chiudere almeno una delle due operazioni – Angelino o Ndicka – nelle prossime 48 ore. In parallelo, si continua a monitorare la situazione legata a Tammy Abraham, per cui lo Zenit ha offerto 20 milioni ma senza ricevere il via libera definitivo del giocatore.

La Roma si muove su un doppio binario, tra necessità finanziarie e obiettivi sportivi. E anche in questa finestra, l’equilibrio tra entrate e uscite sarà più importante delle firme.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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