Ancora due giorni per sistemare le ultime uscite, poi per la Roma inizierà un’altra partita, forse la più attesa: quella della costruzione. Il tempo delle rinunce sta per finire, e con l’avvicinarsi del 30 giugno si chiude una fase necessaria per riequilibrare i conti e prepararsi all’assalto dei rinforzi promessi a Gian Piero Gasperini, chiamato a plasmare una Roma che parli il suo linguaggio, fatto di intensità , verticalità e organizzazione feroce. In questo contesto, il direttore sportivo Frederic Massara sta osservando con particolare attenzione un terremoto che ha scosso in profondità il calcio francese e che potrebbe aprire scenari molto interessanti per chi sa farsi trovare pronto.
Il terremoto Lione e l’occasione che può cambiare il mercato
A catalizzare l’interesse di mezza Europa, e tra questi anche quello della Roma, è la situazione disperata del Lione, club glorioso e storicamente protagonista del calcio francese, che si ritrova oggi sull’orlo del baratro. La DNCG, l’organo francese di controllo finanziario, ha imposto la retrocessione in Ligue 2 a causa del grave squilibrio economico della società , che ha accumulato debiti per oltre mezzo miliardo di euro. La società ha presentato ricorso, e spera in un ribaltamento che le consentirebbe di disputare comunque la prossima Europa League, grazie anche a un accordo già siglato con l’organo di controllo finanziario della UEFA. Un passaggio fondamentale, ma tutt’altro che scontato: in Francia nessuno dà per certa l’accoglienza positiva del ricorso.
Il comunicato del club, pubblicato in queste ore, cerca di rassicurare ambiente e investitori sottolineando che, dopo aver completato il percorso di sostenibilità finanziaria richiesto, l’Olympique Lione ha firmato un’intesa con l’organismo UEFA per garantirsi il diritto a partecipare alla prossima stagione europea, ma tutto dipenderà dall’esito del ricorso. Ed è proprio questo il nodo che tiene in bilico il futuro di tanti calciatori e che, inevitabilmente, ha acceso i radar dei club più attenti. Se il Lione dovesse scendere davvero in Ligue 2, l’inevitabile smantellamento della rosa darebbe il via a un fuggi fuggi generale. Ma anche in caso di salvezza, sarà necessario mettere mano al monte ingaggi e generare plusvalenze. In entrambi i casi, chi cerca occasioni ne troverà in abbondanza. E la Roma, ovviamente, è tra questi.
Mikautadze nel mirino, il bomber che piace a Trigoria
In cima alla lista dei potenziali affari c’è Georges Mikautadze, centravanti georgiano classe 2000, da tempo nei pensieri della Roma. Nei mesi scorsi era stato valutato dal Lione 30 milioni, una cifra che aveva raffreddato ogni tentativo. Ma oggi, con le circostanze drasticamente mutate, la valutazione potrebbe scendere fino a 20 milioni. Un’occasione concreta, soprattutto se a Trigoria dovessero concretizzarsi due operazioni in uscita: Eldor Shomurodov è già sulla lista dei partenti, mentre Tammy Abraham è finito nel mirino di alcuni club turchi.
Due cessioni che alleggerirebbero l’attacco e aprirebbero le porte a un innesto tecnico, giovane e dal grande potenziale. Mikautadze, autore di 17 reti e 11 assist nell’ultima stagione, ha tutte le caratteristiche per inserirsi nel progetto di Gasperini: rapidità , senso del gol, mobilità e capacità di dialogare con i compagni. E non è un caso che Massara, profondo conoscitore del calcio francese, stia seguendo con attenzione ogni aggiornamento sul suo conto.
Tessmann e la suggestione Kostic: proposte e riflessioni in corso
Il mercato, però, è fatto anche di proposte. E negli ultimi giorni, alcuni agenti hanno iniziato a bussare alla porta di Trigoria. Tra i nomi offerti c’è Tanner Tessmann, centrocampista americano classe 2001, fisico da corazziere e piedi più educati di quanto si pensi. Ex Venezia, oggi al Lione, ha un profilo interessante ma forse non ancora pronto per imporsi in un club che punta alla Champions. A Pisa, dove è apprezzato, avrebbe certamente maggiore spazio. A Roma, invece, sarebbe un’alternativa più che una certezza. Ma le valutazioni sono in corso.
Più complessa, ma intrigante, la pista che porta a Nicolás Tagliafico, laterale argentino esperto, 33 anni da compiere in agosto. Il suo inserimento in rosa sembra improbabile a oggi, ma nel mercato nulla è mai definitivo. E sulla stessa fascia sinistra continua a ronzare il nome di Filip Kostic, che la Juventus ha richiamato alla base dopo l’esperienza al Fenerbahce. Anche qui, però, la concorrenza è agguerrita: l’Atalanta segue da tempo l’esterno serbo e non è escluso un testa a testa con i giallorossi.
Il centrocampo al centro del progetto: si attende O’Riley, si valuta Koné
Se l’attacco è il reparto su cui si concentrano i riflettori, il centrocampo è quello su cui si giocherà gran parte del futuro romanista. La richiesta di Gasperini è chiara: servono uomini in grado di dare equilibrio e ritmo. Matt O’Riley, danese classe 2000, è da giorni in attesa di novità . Il centrocampista del Celtic ha già dato la propria disponibilità a un trasferimento nella Capitale e attende che Roma e Brighton, club che detiene il cartellino, si siedano al tavolo. La valutazione è importante, 25 milioni di euro, ma Massara punta a ottenere uno sconto, facendo leva sulla volontà del giocatore e su una trattativa da costruire con pazienza.
Più accessibile, almeno dal punto di vista economico, è Ismaël Koné. Il canadese, già protagonista sotto la guida di Massara al Rennes, è oggi al Marsiglia ma non è considerato incedibile. Con una cifra vicina ai 15 milioni, l’affare si può fare, e il giocatore sarebbe felice di ritrovare il dirigente che lo ha lanciato in Europa.
Sul fondo, poi, resta un nome che accende sempre l’immaginario collettivo: Franck Kessié. L’ex Milan vuole lasciare l’Arabia e si è proposto a più club italiani. Anche la Roma è tra le destinazioni che l’ivoriano gradirebbe. Un ritorno che ha il sapore della suggestione, ma che non è da escludere se si aprissero le condizioni giuste.
Il countdown è partito: dopo il 30 giugno, sarà caccia aperta
Tutto però ruota attorno a una data, quella del 30 giugno. Prima di allora, Trigoria deve mettere in ordine i conti, completare alcune cessioni strategiche e liberare spazi nella rosa. Ma subito dopo, il semaforo si farà verde. Il mercato in entrata entrerà nel vivo e, con Massara in cabina di regia e Gasperini pronto a dettare la linea, la Roma proverà a costruire una squadra capace non solo di competere, ma anche di incarnare una nuova identità . E magari, approfittando del caos francese, pescare qualche pedina da un Lione in frantumi per ritrovare ambizione e slancio.