Le storie d’amore vere non finiscono. Si interrompono, si ritrovano, si aspettano. Ed è quello che sta accadendo tra Leandro Paredes e il Boca Juniors, il club che lo ha cresciuto, aspettato e – ora – finalmente riabbracciato. Dopo mesi di trattative, corteggiamenti, tentennamenti e rilanci, la telenovela è giunta all’epilogo più naturale: il centrocampista argentino è pronto a tornare a Buenos Aires, per vestire di nuovo la maglia che ha rappresentato l’inizio di tutto.
Accordo chiuso: la Roma incassa, il Boca festeggia
L’intesa tra le parti è stata raggiunta nelle ultime ore, con tutti i dettagli definiti e nessuna variabile ancora da sistemare. Come confermato anche dal Corriere dello Sport, la Roma ha accettato l’attivazione della clausola di 3,5 milioni di euro, cifra sufficiente per sbloccare la trattativa e garantire al club giallorosso una piccola plusvalenza.
Paredes, che aveva ancora un anno di contratto con i Friedkin, si prepara così a firmare un accordo triennale e mezzo con il Boca, con l’intenzione dichiarata di chiudere la carriera alla Bombonera, dove tutto era cominciato. Un finale annunciato, ma che ha comunque un sapore intenso. Se il trasferimento fosse avvenuto a gennaio, la Roma non avrebbe incassato nulla: avrebbe solo alleggerito il monte ingaggi, risparmiando due milioni netti, ovvero metà dell’ingaggio lordo dell’ex PSG e Juventus.
Ritorno a casa, in tutti i sensi
Per Paredes non è solo un trasferimento: è un ritorno alle origini, un rientro emotivo, quasi identitario. Il Boca è stato il trampolino della sua carriera, la fucina che lo ha fatto esplodere e lo ha lanciato verso l’Europa. A Buenos Aires ha debuttato, ha costruito il suo nome, ha imparato cosa significa la pressione del grande calcio. Poi, nel gennaio 2014, il primo addio, direzione Roma, con un passaggio intermedio a Verona, sponda Chievo. Ma la Capitale lo avrebbe ritrovato presto.
Tra andate e ritorni, quella di Paredes a Trigoria è stata un’avventura a due tempi: la prima esplorativa, la seconda più matura, iniziata nell’estate del 2023. In totale, 135 presenze con la maglia giallorossa, condite da 13 gol, oltre a un rendimento costante e la leadership silenziosa di chi conosce la maglia, il contesto e lo spogliatoio. Ma era chiaro da mesi che il futuro lo stava richiamando altrove.
La Bombonera si prepara alla festa
L’attesa, in Argentina, è già diventata entusiasmo. Il presidente Juan Román Riquelme, simbolo vivente del Boca, lo ha voluto fortemente e non ha mai nascosto il sogno di riportarlo a casa. L’operazione, che sarebbe il colpo più significativo del nuovo corso dirigenziale, sta già scaldando i tifosi: secondo quanto filtra da ambienti vicini al club, la Bombonera starebbe preparando un’accoglienza da brividi, degna dei grandi ritorni.
Si parla addirittura di una presentazione in stile Tevez 2015, quando oltre 50 mila persone gremirono lo stadio per riabbracciare l’Apache. Paredes, pur senza lo stesso carisma mediatico, gode di un legame profondo e autentico con la tifoseria. Il suo ritorno segna non solo il rientro di un talento, ma anche il recupero di un’identità. E in un calcio sempre più globalizzato e impersonale, non è poco.
E ora la Roma guarda avanti
Per la Roma, l’addio di Paredes è un passaggio obbligato. Il nuovo corso con Gasperini richiede energie diverse, rotazioni fresche e centrocampisti con altre caratteristiche. Il saluto a Leandro è stato composto, rispettoso, privo di polemiche. Come si fa tra chi sa di essersi dato tutto, nel tempo giusto. Adesso, ognuno riparte per la propria strada: Paredes verso casa, la Roma verso il futuro.
