Monza, fine dell’era Fininvest: il club passa agli americani di Beckett Layne Ventures

La Fininvest chiude il ciclo e cede il Monza agli americani di Beckett Layne Ventures: al timone Brandon Berger, con Burdisso nuovo ds e Vallone direttore tecnico. Galliani resta durante la transizione, poi ruolo istituzionale. Il club brianzolo riparte dalla B, ma con ambizioni globali.

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Redazione Solo la Roma - La Redazione
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C’è stato un tempo per i sogni, per le imprese mai osate e poi realizzate, per le prime volte indimenticabili. Il tempo delle mele, si direbbe in un film. A Monza è stato così: la storica promozione in Serie A dopo 110 anni di attesa, il progetto ambizioso firmato Fininvest, la gestione visionaria di Adriano Galliani, il profumo della grande Milano respirato a pieni polmoni.

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Ma ora quel tempo è finito. O, meglio, si è trasformato. Da ieri, il Monza ha ufficialmente cambiato proprietà, entrando in una nuova fase che promette rivoluzioni. La Beckett Layne Ventures ha infatti acquisito il 100% delle quote del club brianzolo, chiudendo l’accordo con Fininvest nel primo giorno di luglio: lo stesso che apre il secondo semestre dell’anno e la finestra di mercato estiva. Un segno, forse, che la nuova era è pronta a iniziare senza perdere tempo.

La nuova proprietà arriva dagli Stati Uniti: primo investimento nel calcio europeo

Dietro la sigla BLV si muove una cordata a stelle e strisce guidata da Brandon Berger, figura di spicco della finanza creativa con trascorsi nella ristrutturazione commerciale del Chelsea, e dalla co-fondatrice Lauren Crampsie. Monza rappresenta il loro primo vero investimento nel calcio europeo, una scelta che ha sorpreso per il profilo del club ma che rivela una strategia chiara: puntare su realtà con margini di crescita, forte identità territoriale e posizionamento strategico.

E Monza, con la sua vicinanza a Milano e il richiamo globale dell’autodromo, incarna tutto questo. Un laboratorio perfetto per testare un nuovo modello di gestione che mira a coniugare capitale internazionale e competenza tecnica italiana.

Nicolas Burdisso sarà il nuovo direttore sportivo: svolta a tinte giallorosse

Il primo segnale operativo del nuovo corso arriva dal campo. E non è un dettaglio. La Beckett Layne Ventures ha scelto come direttore sportivo Nicolas Burdisso, ex difensore della Roma e già dirigente navigato, reduce da un’esperienza significativa nella dirigenza viola. Un profilo che unisce carisma, esperienza internazionale e competenza manageriale, ideale per rilanciare il Monza dopo l’inaspettata retrocessione in Serie B.

Al suo fianco ci sarà Francesco Vallone, chiamato a ricoprire il ruolo di direttore tecnico: un altro ex Roma, formatosi nell’area scouting giallorossa e con tappe a Vicenza e Udinese. Una scelta che conferma l’intenzione di costruire un progetto solido, fatto di volti competenti e conoscenza diretta del sistema calcio italiano.

Galliani resta durante il passaggio di consegne: poi ruolo istituzionale

La transizione non sarà improvvisa. Il passaggio di poteri verrà gestito in modo graduale, con Adriano Galliani che resterà operativo durante la prima fase della nuova gestione. La sua presenza garantirà continuità istituzionale e faciliterà il passaggio di testimone. Non è escluso che per lui venga previsto un incarico apicale, simbolico ma significativo, per dare continuità al legame tra il club e la figura che più di tutte ha rappresentato la rinascita del Monza.

Accanto a Galliani ci sarà Mauro Baldissoni, advisor di Beckett Layne Ventures ed ex vicepresidente della Roma, chiamato a fare da ponte tra proprietà e ambiente. Una figura esperta, abituata ai grandi palcoscenici, che rappresenta il collegamento naturale tra il vecchio calcio italiano e la sua nuova frontiera finanziaria.

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