Roma, via ai lavori: Gasperini abbatte gli ingaggi e riparte dai giovani

Gasperini cambia tutto: fuori i senatori, dentro giovani affamati e muscolari. La nuova Roma punta su Soulé, Koné e Wesley per aprire un ciclo all’insegna della corsa e dell’intensità.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
4 min di lettura

La rivoluzione è iniziata. A Trigoria si respira l’aria delle grandi manovre, e stavolta non si tratta di semplici ritocchi. Gian Piero Gasperini ha preso il timone della Roma con idee chiare e taglienti: alleggerire il monte ingaggi, ringiovanire la rosa e costruire una squadra capace di reggere il ritmo forsennato di tre competizioni. La direzione è stata tracciata, e i primi a prenderne atto sono stati proprio i senatori.

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Addio ai vecchi equilibri: chi resta, chi parte

Nella lista degli “intoccabili” compaiono Svilar, Mancini, Ndicka e – forse – Cristante. Gli altri over 25 sono tutti in discussione. Nessun tabù, nessuna gerarchia blindata. Neppure per Pellegrini, che pure rimane un nome pesante all’interno dello spogliatoio. Gasperini ne vuole ridimensionare la centralità tecnica, per gestirne meglio la condizione fisica, spesso minata da acciacchi ricorrenti.

Lorenzo Pellegrini con la maglia della Roma
Lorenzo Pellegrini con la maglia della Roma

La stessa sorte toccherà a Dybala, che non sarà più il baricentro della squadra. Troppi stop, troppe pause. Il talento argentino rimane un lusso, ma non più un punto di riferimento attorno a cui ruotare. Al suo posto potrebbe scalare posizioni Matías Soulé, reduce da un finale di stagione convincente: 4 reti e 5 assist da febbraio in poi. Un altro nome caldo è Haraldsson, trequartista del Lille, ma il prezzo – 20 milioni – frena l’entusiasmo, anche perché c’è già Baldanzi in rosa.

Angeliño e Celik sul mercato. Si cambia tutto sugli esterni

Angeliño e Celik sono i primi destinati a fare le valigie. Il ds Massara si sta muovendo per rifondare le corsie laterali con profili giovani e reattivi. Il primo obiettivo è Wesley, terzino del Flamengo classe 2003. Piace anche Maxim De Cuyper del Bruges, 23 anni, ma non è da escludere il ritorno di fiamma per Zortea, reduce da una buona stagione al Cagliari. Una soluzione che unirebbe gioventù ed esperienza, e che potrebbe diventare concreta in caso di uscita multipla sulle fasce.

Nuovi muscoli a centrocampo. Il casting è aperto

L’uscita di scena di Paredes, ormai prossimo al ritorno al Boca Juniors, aprirà lo spazio per un profilo completamente diverso. Gasperini vuole un centrocampo più fisico, più verticale, più adatto a pressare alto e correre forte. Due i nomi sul tavolo: Matt O’Riley del Brighton e Ismael Koné del Marsiglia. Entrambi under 24, entrambi con i tratti giusti per interpretare il nuovo spartito giallorosso. La scelta verrà fatta nelle prossime settimane, ma la priorità è definita: servono gambe, ritmo e dinamismo.

Leandro Paredes saluta i tifosi della Roma allo stadio: il centrocampista argentino lascia il club e torna al Boca Juniors nel 2025
Paredes saluta la Roma: si chiude un capitolo, pronto il ritorno in Argentina.

Abraham è andato. Giménez l’idea intrigante per l’attacco

Tammy Abraham è partito per Istanbul, dove ha già abbracciato il progetto del Besiktas. Anche Shomurodov è prossimo all’addio, con il Basaksehir pronto a chiudere. Resta in bilico Dovbyk, che non ha convinto fino in fondo Gasperini ma che potrebbe restare in assenza di offerte adeguate.

Occhio però al Milan di Allegri, che avrebbe proposto uno scambio con Santiago Giménez, centravanti messicano del Feyenoord dal profilo perfetto per il gioco gasperiniano: veloce, tecnico, potente. Entrambi sono valutati circa 30 milioni di euro, e lo scambio potrebbe far comodo a tutti. Ma serviranno incastri precisi.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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